L’agnello equo solidale che paga il giusto prezzo ai pastori. Si tratta del primo accordo di filiera nazionale sul rispetto della legge sulle pratiche sleali. La firma è avvenuta nella sede del Consorzio di Tutela dell’agnello Igp di Sardegna è tra i padroni di casa, i Fratelli Ibba srl – Abbi group, Coldiretti Sardegna, Fdai (firmato dagli agricoltori italiani) e Stc Carni.
Secondo il Protocollo di intesa, il prezzo dell’agnello di Sardegna Igp non potrà essere pagato sotto i costi di produzione stabiliti da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), in 5,62 euro, compreso di Iva.
«Un accordo storico perché finalmente il prezzo scaturisce da una equa contrattazione nel rispetto di tutte le componenti della filiera, a cominciare da chi produce in questo caso il pastore oggi tutelato ma che in passato ha sempre subito e non negoziato il prezzo di ciò che produce – dichiara il presidente di Coldiretti e del Consorzio dell’agnello Igp di Sardegna, Battista Cualbu -. La nuova norma, come voluto da Coldiretti, è uno strumento nato a tutela dell’anello debole della filiera. Adesso spetta a noi attuarlo e farlo rispettare fermando le speculazioni. Questa è la linea da seguire e da estendere a tutti i settori agricoli. Chi acquista un agnello Igp di Sardegna negli scaffali dei Fratelli Ibba sarà sicuro di portare a tavola un prodotto oltre che sardo al 100%, buono e genuino anche etico perché paga il giusto prezzo al pastore.»
«Quelle delle pratiche sleali è una grande e storica vittoria delle aziende agricole voluta da Coldiretti che non solo vieta alcune pratiche commerciali scorrete ma dall’altra favorisce anche accordi di filiera nel rispetto di tutti gli attori – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Oltre ad avere dalla nostra la tutela della normativa, abbiamo trovato un altro serio interlocutore nei Fratelli Ibba che hanno capito l’importanza del prodotto locale ed etico riconoscendo il giusto prezzo, e comunque non sotto i costi di produzione, alla parte fondamentale della filiera, il produttore.»
«L’agnello Igp fa da apripista – sottolinea il direttore del Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp Alessandro Mazzette -. Grazie a questo Protocollo di Intesa il pastore ha la garanzia che per tutta l’annata i suoi agnelli non saranno mai pagati sotto i costi di produzione.»
Antonio Caria