È stata posizionata ieri, nell’area giochi del Parco dell’Ex Vetreria di Pirri, una panchina rossa come simbolo contro la violenza sulla donne.
Alla cerimonia di inaugurazione ufficiale ha preso parte il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, affiancato dall’assessora alle Pari opportunità Marina Adamo e dalla presidente della Commissione Pari opportunità, Stefania Loi.
«Chi commette violenze – ha spiegato il primo cittadino – ha vissuto in contesti nei quali ciò era considerato un comportamento normale e concesso. La forza della panchina rossa posizionata in questo posto, sta nel fatto che un bambino, vedendo questa panchina diversa dalle altre, verrà stimolato a porsi delle domande. E se anche un solo bambino verrà aiutato a pensare bene su quali comportamenti tenere, questa panchina sarà fondamentale perché significherà un reato in meno, una vittima in meno e una comunità più umana e partecipe.»
Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti della Federazione Pensionati CISL Regionale e Territoriale che hanno promosso e finanziato l’iniziativa.
«Questa panchina – queste le parole di Marina Adamo – è il modo del comune di Cagliari per dire “no” alla violenza. Il rosso rappresenta ogni vittima che c’è stata, ogni donna che non c’è più a causa di un maltrattante, spesso e volentieri un familiare. È significativo che la panchina sia stata posizionata in quest’area giochi perché mi immagino che un bambino con la sua curiosità chieda ai propri genitori il perché di questa panchina diversa: la risposta diventa così un insegnamento, un messaggio che viene interiorizzato sin da piccoli. Per l’Amministrazione è un simbolo ma anche un impegno e un promemoria affinché queste violenze non si ripetano: per noi questo è un “NO” alla violenza.»
Sulla stessa linea anche Stefania Loi: «L’Amministrazione combatte la violenza in genere e non solo quella di genere. Per andare sul concreto, con l’inizio del lockdown si riscontrò una recrudescenza delle violenze: allora, come Amministrazione, firmammo una richiesta per l’allontanamento del maltrattante, perché in quel periodo le vittime non avevano un luogo in cui andare e trovare alloggio. La Commissione, in sinergia con l’assessorato delle Pari opportunità e il gabinetto del Sindaco, lavora tutti i giorni per arginare il fenomeno della violenza. Dobbiamo lavorare anche sul recupero di chi maltratta, per far capire loro la gravità di quanto commesso e limitare così la recidiva».
Antonio Caria