I ragazzi delle scuole medie e della comunità di Quartu Sant’Elena si schierano contro la pena di morte e lo ha fatto con una serie di eventi organizzati in occasione della ‘Giornata Mondiale delle Città per la Vita, Città contro la Pena di Morte’, anche a seguito dell’adesione di Quartu alla Rete delle Città per la Vita promossa dalla comunità di Sant’Egidio.
La manifestazione ha avuto il suo epicentro nell’ex Convento dei Cappuccini, propagandosi da lì nelle scuole e nelle chiese, per arrivare a tutta la cittadinanza.
Per l’assessora della Pubblica istruzione Cinzia Carta si tratta di «una giornata di sensibilizzazione che abbiamo voluto condividere insieme alle scuole secondarie di I grado della città, e quindi tanti ragazzi delle scuole medie che stanno mostrando interesse e anche grande senso di civiltà. Hanno lavorato in classe con i rispettivi docenti, che noi ringraziamo perché ci hanno dato tanta disponibilità. Questo incontro ci permetterà di condividere riflessioni e pensieri su un tema importante e delicato, perché ci sono tanti troppi Paesi al mondo che ancora oggi utilizzano questa pratica crudele e disumana. Condividere la mattinata con questi ragazzi, in un contesto diverso da quello scolastico, rappresenta un’esperienza che riteniamo possa rimanere impressa nella loro mente».
La mattinata si è conclusa nel chiostro dell’ex Convento, con il lancio di tanti palloncini biodegradabili colorati, avvenuto in contemporanea anche nei vari plessi scolastici, e con il suono delle campane di tutte le chiese cittadine. Una convinta presa di posizione da parte delle giovani generazioni quartesi, un coro unanime per dire no alla pena di morte.
Antonio Caria