Natura e arte si fondono e si compenetrano. Lo sguardo è rivolto a questo straordinario connubio in un palcoscenico naturale da sogno. E l’ascolto delle musiche è isolato acusticamente, cuffie alle orecchie, per una drammaturgia sonora totalizzante e la massima riduzione dell’impatto ambientale.
La XIX edizione del festival della danza d’autore “Corpi in movimento” ha preso il via in modo “non convenzionale” sul palcoscenico del Baretto di Porto Ferro (Sassari), portando artisti e pubblico a godere degli spettacoli a pochi passi dal mare nel massimo rispetto dell’ambiente che li ha accolti.
Ad aprire le danze è stata l’olbiese Silvia Pinna, romana d’adozione, che ha interpretato “Alla ricerca del mio posto” per la compagnia veneziana Roerso Mondo, in partenariato con Silent Sardinia Festival 2022 e in coproduzione con Danzeventi (organizzatrice del festival).
Silvia Pinna, che è diplomata con lode all’Accademia nazionale di danza ed è laureata alla Sapienza in Forme e tecniche dello spettacolo, con le sue movenze agili e delicate ha simulato un viaggio fantastico in luoghi sconosciuti e particolari, dal grattacielo più alto agli abissi del mare, immersi nelle musiche ideate appositamente per l’ascolto in cuffia da Michele Moi.
«È uno spettacolo che nasce per portare il linguaggio emozionante e complesso della danza contemporanea in forma accattivante, in un luogo e per un pubblico che possiamo chiamare “non convenzionali” – ha spiegato Michele Moi -, cioè quegli spettatori solitamente non abituati a varcare la soglia, che a volte può sembrare troppo sacra, del teatro, dove queste arti solitamente si svolgono.»
Il secondo appuntamento della serata ha visto esibirsi l’affiatata coppia formata da Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati per il GDO, il Gruppo Danza Oggi proveniente da Corinaldo, nelle Marche, diretto da Patrizia Salvatori.
“Deux”, questo è il titolo della composizione (“Due” in francese), è una sorta di dialogo espresso coreuticamente sull’articolato rapporto con se stessi e con i propri partner. Un dialogo talvolta introspettivo e solitario, a volte controverso, che in ritmi a tratti contenuti e altre volte frenetici, affronta le fragilità, gli innamoramenti, le delusioni e i momenti di gioia. Man mano che il lavoro va avanti si scopre
come, stando insieme, si possa decidere di affiancare chi ci sta accanto o lasciarlo andare per la propria strada.
«Siccome affrontiamo tematiche un po’ problematiche, mentre stavamo provando abbiamo dato uno sguardo all’orizzonte di questo contesto favoloso, e ogni preoccupazione sembra essere sparita. È un po’ ciò che succede anche nel nostro pezzo», hanno affermato i due artisti.Il prossimo appuntamento con il festival sarà il 27 agosto, alle 20, con un triplo spettacolo nel contesto panoramico dell’Ex cava di Sennori: Déjà Donné e Sosta Palmizi si esibiranno in “Granito”, Borderlinedanza insieme a Estemporada proporrà “Devoto” e, subito dopo, Giovanni Napoli presenterà “Narciso”.