Obiettivo raggiunto per il flautista Mauro Uselli e la “La Stanza Sonora”, che si è chiusa con grande successo domenica scorsa.
Nonostante il periodo estivo, la rassegna è stata seguita da un pubblico numeroso che ogni domenica mattina, nei mesi di luglio e agosto, non è voluto mancare per ascoltare il meglio della musica in uno degli angoli più suggestivi della città catalana: il centro storico.
Al fianco di Mauro Uselli si sono alternati vari musicisti che, spiega lo stesso musicista, «hanno voluto condividere lo spirito del progetto e lo hanno arricchito con il loro talento».
«Sono molto felice per il risultato di questa rassegna che è stata entusiasmante e faticosa. Io e agli amici musicisti che hanno voluto aderire, siamo riusciti ad entusiasmare il grande pubblico che, ogni domenica, ha voluto seguirci in un orario insolito. La stanza sonora simboleggia la stanza dell’intimità, che racchiude ciò che è stato della mia infanzia. Ogni qualvolta sento musica continuo ad emozionarmi e la stessa emozione l’ho voluta trasmettere al pubblico.»
Nonostante il periodo estivo, la rassegna è stata seguita da un pubblico numeroso che ogni domenica mattina, nei mesi di luglio e agosto, non è voluto mancare per ascoltare il meglio della musica in uno degli angoli più suggestivi della città catalana: il centro storico.
Al fianco di Mauro Uselli si sono alternati vari musicisti che, spiega lo stesso musicista, «hanno voluto condividere lo spirito del progetto e lo hanno arricchito con il loro talento».
«Sono molto felice per il risultato di questa rassegna che è stata entusiasmante e faticosa. Io e agli amici musicisti che hanno voluto aderire, siamo riusciti ad entusiasmare il grande pubblico che, ogni domenica, ha voluto seguirci in un orario insolito. La stanza sonora simboleggia la stanza dell’intimità, che racchiude ciò che è stato della mia infanzia. Ogni qualvolta sento musica continuo ad emozionarmi e la stessa emozione l’ho voluta trasmettere al pubblico.»
Antonio Caria