Il festival internazionale di musica antica “Note Senza Tempo”, dopo il primo concerto dello scorso 1 ottobre, ospitato nella Chiesa di Santa Maria di Betlem a Sassari e che ha avuto come protagonisti Cipriana Smarandescu al clavicembalo ed Andrea Riderelli, voce narrante, sabato 15 ottobre, si sposterà a Uri. La chiesetta romanica di Nostra Signora della Pazienza, a partire dalle 20.30, sarà il teatro dell’appuntamento con l’ensemble “La Scordatura” formata da Attilio Motzo al violino barocco, Alessandra Artifoni al clavicembalo e Calogero Sportato alla tiorba, arciliuto e chitarra barocca.
La manifestazione organizzata per il quarto anno consecutivo dall’associazione culturale Dolci Accenti realizza così uno degli obiettivi che si era prefissata fin dalla prima edizione, quello di aprirsi al territorio e di valorizzare il patrimonio architettonico ed ambientale del circondario di Sassari attraverso la divulgazione della musica “colta”.
Il trio proporrà il raffinato programma “Classicismi e Bizzarrie”, dedicato alla tecnica della “scordatura” che consiste nel cambiare l’altezza di una corda vuota dello strumento scordandola per intonarla a un’altra. In questo modo si ottiene una particolarità timbrica con degli effetti impossibili da realizzare con la normale accordatura. Diversi famosissimi autori, da Biber a Bach, hanno adottato questa tecnica.
“Note Senza tempo” è sensibile al tema della ricerca musicologica e intende mettere in luce il valore artistico non solo di famosissimi compositori europei ma anche di autori sardi molto spesso trascurati. Per questo il concerto di sabato darà al pubblico l’occasione di godere di due sonate di Giuseppe Agus, compositore nato a Cagliari nel 1722, le cui opere attualmente sono poco eseguite.
Dopo l’appuntamento di Uri, il festival tornerà a Sassari, sabato 5 novembre, per il concerto del Collegium Pro Musica con Stefano Bagliano ai flauti, Andrea Coen al clavicembalo e Mariagrazia Liberatoscioli, testi e voce.