Andrà in scena dal 21 al 25 aprile al Teatro Alkestis di Cagliari la prima edizione di Barnatar, festival teatrale organizzato dalle compagnie Alkestis Crs, Batisfera, LucidoSottile e Teatro Impossibile.
Un intenso programma suddiviso in cinque serate, dieci appuntamenti, e poi laboratori, incontri e degustazioni enogastronomiche vedranno incrociarsi linguaggi e stili, in una giustapposizione di percorsi artistici con l’obiettivo di generare nuovi scorci e prospettive estetiche.
Andranno gli spettacoli “La Crociata dei senza fede” della Compagnia Alkestis CRS, “Spanker Machine”, “Uno è Trino”, “Lughente e sutìle lughe” di LucidoSottile, “Come sto” e “Mitomania Live!” della Compagnia Batisfera, “Enigma Turing” della Compagnia Teatro Impossibile e “Gente di Mare, Super Eroi e altri Attrezzi Agricoli” di e con Lele Pittoni e Renzo Cugis e la regia di Tiziana Troja.
«Barnatar non è semplicemente una rassegna, ma una festa teatrale e un progetto creativo – dichiarano i rappresentanti delle compagnie organizzatrici -. Proveniamo da una morte provvisoria della nostra vita teatrale, da cui vogliamo liberarci, non tramite un processo di resurrezione ma di reinvenzione. L’attività decennale del Collettivo Exart Teatro che ha occupato gli spazi dell’Ex liceo artistico in Piazza Dettori a Cagliari dal 2010 al 2020, ha creato una scena teatrale indipendente che ha seminato e dato i suoi frutti. Mostre, concerti, festival, incontri e dibattiti, spettacoli di danza, servizi per il cinema e spazi di co-working, residenze per artisti e tutti coloro avessero necessità di ampie sale per attività associative culturali e non lucrative, hanno abitato le sale dell’ExAt Teatro, fino al momento in cui è stato ordinato lo sgombero richiesto dal comune di Cagliari – nel 2014 l’amministrazione comunale decise di inserire lo stabile nel piano triennale dei lavori pubblici, ipotizzando per l’ex Liceo una radicale ristrutturazione e una nuova destinazione culturale – l’ExArt Teatro è stato portavoce di una forma di scambio di servizi, tra tutte le realtà artistiche, teatrali e musicali regionali, nazionali ed internazionali, giacché il bene materiale, l’immobile, era aperto a tutti gli artisti, attraverso un patto di lealtà nei confronti della cultura del Bene Comune.»
Un intenso programma suddiviso in cinque serate, dieci appuntamenti, e poi laboratori, incontri e degustazioni enogastronomiche vedranno incrociarsi linguaggi e stili, in una giustapposizione di percorsi artistici con l’obiettivo di generare nuovi scorci e prospettive estetiche.
Andranno gli spettacoli “La Crociata dei senza fede” della Compagnia Alkestis CRS, “Spanker Machine”, “Uno è Trino”, “Lughente e sutìle lughe” di LucidoSottile, “Come sto” e “Mitomania Live!” della Compagnia Batisfera, “Enigma Turing” della Compagnia Teatro Impossibile e “Gente di Mare, Super Eroi e altri Attrezzi Agricoli” di e con Lele Pittoni e Renzo Cugis e la regia di Tiziana Troja.
«Barnatar non è semplicemente una rassegna, ma una festa teatrale e un progetto creativo – dichiarano i rappresentanti delle compagnie organizzatrici -. Proveniamo da una morte provvisoria della nostra vita teatrale, da cui vogliamo liberarci, non tramite un processo di resurrezione ma di reinvenzione. L’attività decennale del Collettivo Exart Teatro che ha occupato gli spazi dell’Ex liceo artistico in Piazza Dettori a Cagliari dal 2010 al 2020, ha creato una scena teatrale indipendente che ha seminato e dato i suoi frutti. Mostre, concerti, festival, incontri e dibattiti, spettacoli di danza, servizi per il cinema e spazi di co-working, residenze per artisti e tutti coloro avessero necessità di ampie sale per attività associative culturali e non lucrative, hanno abitato le sale dell’ExAt Teatro, fino al momento in cui è stato ordinato lo sgombero richiesto dal comune di Cagliari – nel 2014 l’amministrazione comunale decise di inserire lo stabile nel piano triennale dei lavori pubblici, ipotizzando per l’ex Liceo una radicale ristrutturazione e una nuova destinazione culturale – l’ExArt Teatro è stato portavoce di una forma di scambio di servizi, tra tutte le realtà artistiche, teatrali e musicali regionali, nazionali ed internazionali, giacché il bene materiale, l’immobile, era aperto a tutti gli artisti, attraverso un patto di lealtà nei confronti della cultura del Bene Comune.»
Antonio Caria