Cala il sipario sulla XV edizione del Nurarcheofestival, la rassegna targata Il crogiuolo con la direzione artistica di Iaia Forte e Rita Atzeri. Domani, lunedì 31 luglio, a Villagrande Strisaili, il sigillo lo metteranno due spettacoli rappresentati, a partire dalle prime luci del mattino, nello scenario di S’Arcu ‘e is Forros, quest’anno cuore del festival. Alle 6.30 il debutto di Cerchio imperfetto, coproduzione Il crogiuolo/Tedaca, testo e regia di Simone Schinocca, con Rita Atzeri. Uno spettacolo sulla violenza di genere che può giungere all’atto estremo del femminicidio. Non una vicenda privata fra uomo e donna, ma che riguarda, coinvolge, stravolge, interroga i possibili figli, i familiari, amici, conoscenti, contesto, comunità e società dove tali episodi avvengono. E questo lavoro tenta di dar voce proprio ai figli, alle persone costrette ad assistere e spesso a subire l’ondata di violenza concentrica che nasce dal nucleo. La cronaca ha riportato diversi esiti, ragazzi che diventano vittime, altri che scappano, altre che portano a vita il segno di quella violenza o addirittura vittime che diventano carnefici nel tentativo di difendere le proprie madri. Uno spettacolo che parte dalla vita nascosta di queste storie, e che non vuole trovare risposte ma che intende porre principalmente domande. Che attraversa la storia di Antonia Mesina e che si sviluppa attraverso terribili fatti di cronaca, e che, soprattutto, parte da una constatazione, per quanto piccola o grande sia la “imperfezione”: una volta vissuta il cerchio non sarà mai più perfetto.
A seguire, alle 7.45, Paolo Panaro, altro attore di particolare rilievo, fedele presenza al NurArcheoFestival, sarà in scena con uno spettacolo da lui diretto e interpretato, La zia d’America, da Leonardo Sciascia, uno dei tre racconti della raccolta Gli zii di Sicilia (produzione Centro Diaghilev).