Il magistero politico e morale di Antonio Gramsci, il suo forte richiamo alla coscienza civica e all’alto senso di responsabilità di ciascuno, il suo odio verso gli indifferenti, ai tempi del Coronavirus. In un momento estremamente difficile per il nostro Paese, e per il mondo intero, vede la luce il progetto GRAMSCILAB 5.0, che nasce dalla passione e dall’impegno civile della storica compagnia teatrale Il crogiuolo, fondata da Mario Faticoni e diretta da Rita Atzeri. Che sottolinea: «In piena emergenza Covid 19 abbiamo comunque scelto di mantenere l’appuntamento fissato per la presentazione del nostro progetto. Sono tanti i motivi che ci spingono a farlo, primo fra tutti un senso di militanza politica forte. Tante le vite spezzate, tante le vite a rischio e sacrificate negli ospedali in questo triste periodo. Vogliamo farci carico di ricordarlo con l’esperienza di chi, come Gramsci, ha sacrificato la propria vita per offrire un futuro a noi e ai nostri figli in un mondo che non fosse più “grande e terribile”. La strada da fare per cambiare questo mondo è ancora tanta. Ma non c’è più tempo per rinviare, tutto ciò che si può fare va fatto. Ora».
Il crogiuolo si è aggiudicato il bando della Regione POR FESR Sardegna 2014-2020 – Azione CultureLAB2018 – Progetto GramsciLab 5.0, che offre così una preziosa occasione di lavorare in modo sistematico sull’opera e la figura di uno dei pensatori più importanti del ‘900, la possibilità di sviluppare un autentico e significativo laboratorio sul pensiero di Gramsci. “La nostra vocazione nel fare teatro – dice ancora Rita Atzeri – ci impone di occuparci di politica nel senso più ampio e nobile del termine, perché non c’è ambito del vivere quotidiano degli individui, e ancor più dell’operare collettivo, che non sia riconducibile a un atto politico. Per noi fare teatro significa portare le persone a interrogarsi sul proprio presente, invitarle ad assumersi la responsabilità civica di ciò che accade e contribuire al miglioramento sociale globale”.
I CONTENUTI DEL GRAMSCILAB 5.0
Nel progetto, che si articola nell’arco di due anni, la componente artistica ha un ruolo di primo piano. In programma un bando annuale di residenza artistica, una produzione originale all’anno legata al pensiero o alla figura di Gramsci, una rassegna teatrale tematica annuale, dedicata a spettacoli gramsciani o che sviluppa temi legati alla Resistenza. “Il teatro si riserva il ruolo dell’enzima, creando e solidificando collaborazioni ed interconnessioni”, specifica la direttrice artistica del Crogiuolo Rita Atzeri: è previsto, infatti, anche lo sviluppo di una rete dei luoghi gramsciani, da realizzarsi prima a livello regionale e poi nazionale. Così come è previsto un percorso sulle tematiche gramsciane: a partire dal Museo Casa Natale di Ales, attraverso itinerari proposti mediante supporti multimediali lungo le vie e le piazze del paese, cuore pulsante del progetto, si parlerà del tema del lavoro nel pensiero di Gramsci, di Gramsci nella Resistenza e della necessità di nutrire e tenere acceso il “pensiero resistente” anche nel tempo attuale.
I PARTNER. Il progetto coinvolge molti partner con ruoli differenti, enti e istituzioni che storicamente e per motivi diversi si sono occupati e si occupano di Gramsci: il Comune di Ales, il GramsciLab della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, il Consorzio Due Giare e l’Unione dei Comuni della Marmilla, l’Associazione Casa Natale Gramsci e la Biblioteca Gramsciana di Ales, l’Associazione Antonio Gramsci di Cagliari, il Museo Gramsci di Ghilarza, le Fondazioni Gramsci di Torino, della Toscana e dell’Emilia Romagna, la Cineteca Sarda, la CGIL regionale.
«Il comune di Ales è orgoglioso di partecipare a questa iniziativa, mettendo a disposizione la Casa Natale di Antonio Gramsci – dice l’assessore della Cultura Niccolò Muscas –. L’iniziativa ha lo scopo di diffondere il pensiero gramsciano dando spazio ad attività culturali che possano abbracciare l’intero territorio della Marmilla, segnato da un alto tasso di emigrazione giovanile ma con tantissime potenzialità storico-culturali e turistiche.»
Alle parole di Muscas fanno eco quelle di Ignazio Ibba, presidente dell’Associazione Casa Natale Gramsci di Ales: «Abbiamo accettato con entusiasmo l’invito a partecipare al progetto e metteremo a disposizione l’esperienza e le competenze maturate in trent’anni di attività culturale nel territorio».
Lino Zedda è il presidente del Consorzio Due Giare e dell’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla: «La diffusione del pensiero di Antonio Gramsci – dice – è senza dubbio motivo sufficiente per aderire al progetto, se questo avviene passando attraverso le scuole e il coinvolgimento dei ragazzi ancora meglio. Il territorio dell’Alta Marmilla, nel quale si trova Ales, ha da sempre attivato tutte le azioni possibili per divulgare e tramandare questo patrimonio in maniera costante e massima».
Il comune di Santulussurgiu, come quello di Sorgono, è partner nel progetto per la creazione della rete dei luoghi gramsciani: “Nelle opere e nelle lettere di Gramsci ai familiari sono frequenti i riferimenti ai luoghi della sua infanzia, tra cui proprio Santu Lussurgiu, dove visse tra il 1905 e il 1907 per frequentare il ginnasio Carta-Meloni – spiega la vicesindaca Francesca Citroni –. La nostra Amministrazione nel 2017 ha dedicato un itinerario urbano alla figura del grande intellettuale e politico sardo, ‘I passi di Gramsci a Santu Lussurgiu’: la casa in cui visse nel rione Sa Murighessa, l’edificio che ospitava la scuola in cui studiò e lo storico ginnasio Carta-Meloni, oggi contraddistinti da targhe commemorative che rievocano i luoghi gramsciani lussurgesi.»
Nell’iniziativa è coinvolta anche l’associazione Gramsci di Cagliari: «Abbiamo aderito al progetto del Crogiuolo spinti dal desiderio di stringere relazioni puntuali e costanti con tutte le associazioni che si occupano di divulgare e condividere il pensiero di Antonio Gramsci – dice Laura Stochino –. È importante che queste iniziative trovino uno spazio comune in cui operare e confrontarsi».