Seconda serata, domani (venerdì 11 settembre) a Cagliari, per il Karel Music Expo, il festival delle culture resistenti ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua quattordicesima edizione. Dopo la serata inaugurale (giovedì 10) al riparo dal maltempo nella sala T1 del T Hotel, la manifestazione pianta le tende, come previsto in origine, negli spazi del Lazzaretto di Cagliari, il centro culturale nel quartiere di Sant’Elia, per altre due serate di musica, ma anche incontri, reading, performance, riconfermandosi come vetrina multidisciplinare da sempre aperta alle diverse forme d’espressione.
Si comincia, dunque, alle 19.00 (a ingresso gratuito), con “Scorcio di Città (Scòrriu de Tzidadi)”, uno spettacolo ideato e scritto in lingua sarda–campidanese da Boucar Wade (senegalese, ma da oltre vent’anni di base in Sardegna), con traduzione di Cristian Urru, che attraversa letteratura, teatro e musica: una produzione del Teatro del Sale, in cui la voce narrante dell’attrice Lia Careddu e le note della fisarmonica della musicista e compositrice Ivana Busu narrano, attraverso lo sguardo quotidiano di due senzatetto, il loro vissuto quotidiano in una città, Cagliari, che li ignora o semplicemente non li guarda affatto.
Si concentra invece sull’esplorazione e la scoperta dei luoghi meno conosciuti della città la conferenza “Secret Sant’Elia”, in programma subito dopo (ore 20.00): Massimiliano Piga, fondatore dell’associazione I Love Sardegna, illustra, attraverso una ricca documentazione fotografica, storia e misteri del quartiere di Sant’ Elia, che quest’anno ospita il festival; una zona di Cagliari ricca di storia e di spunti tanto suggestivi quanto poco noti. Un’esplorazione e scoperta che proseguirà l’indomani (sabato 12) con un tour guidato a cura dell’associazione.
Ironia ricercata e comicità entrano in scena alle 21.00 (ingresso a pagamento) con l’attrice comica, scrittrice e blogger Arianna Porcelli Safonov e il suo “Rìding Tristocomico”: un monologo satirico che, attraverso la risata, con una sintesi di linguaggi, dal vocabolario più ricercato a espressioni gergali quotidiane, coglie le contraddizioni della società, riportandole al loro giusto contesto, grazie a uno smascheramento che risveglia il pensiero critico.
Alle 22.30 prosegue il “Diario di una Bicicletta” di Francesco Accardo: il direttore della Fondazione Siotto di Cagliari, in conversazione con il giornalista Simone Cavagnino, racconta il suo recente giro d’Italia a pedali che l’ha portato, in quaranta giorni, da Palermo fino alla Valle Aurina, in Alto Adige, e ritorno, battendo oltre duemila chilometri di strada. Lo stesso viaggio è al centro di “Progetto Tramonti per Immagini”, una mostra documentaria allestita negli spazi del Lazzaretto, che, tra foto e altri cimeli, contribuisce ad arricchire la narrazione delle comunità che muovono il tessuto italiano, ognuna con le proprie specificità.
Intorno alle 22.45 riflettori puntati su Davide Toffolo, il cantante dei Tre allegri ragazzi morti, band storica della scena indipendente italiana degli ultimi venticinque anni, nonché fumettista e autore di graphic novel di successo: il suo “Andrà tutto benino live” è uno spettacolo di musica, parole e immagini, che traspone dal vivo le tavole da lui disegnate e condivise sui social media durante la quarantena per contrastare il Covid-19, in cui racconta la sua esperienza; le strisce sono anche state raccolte in un libro, stampato fino al 26 giugno scorso in tiratura limitata e solo su ordinazione.
A chiudere la serata arriva infine, in collaborazione con la rete artistica Home Network di Urban Center, la performance del percussionista Giacomo Salis e l’artista Davide Tocco “Convergenze ritmiche in dattilotessitura”: un dialogo sonoro teso alla realizzazione di un’opera visuale generata dall’interazione tra le percussioni e i tasti di una macchina per scrivere, impreziosito dalla partecipazione di Menion, il progetto del chitarrista e compositore Stefano Ferrari.