Dopo la cantante americana Denia Ridley, protagonista il 30 aprile, e i Neri Per Caso, di scena il 21 maggio, JazzAlguer vive questa domenica – 19 giugno – il suo terzo appuntamento. La rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica del batterista Massimo Russino, quest’anno alla sua quinta edizione, lascerà per una sera le mura cittadine per trasferirsi al Nuraghe Palmavera (a tredici chilometri di distanza da Alghero), uno dei siti più importanti e significativi della civiltà megalitica sarda. In questa cornice dal fascino millenario risuoneranno dalle 19.00 le note di Esperanto, progetto musicale nato dall’incontro tra il giovane ed eclettico chitarrista e compositore Luca Falomi ed il bassista e compositore Riccardo Barbera. Il legame artistico tra i due musicisti ha prodotto diverse registrazioni, sfociate in una visione condivisa e una naturale sinergia, alla quale si è unito con estro e naturalezza il batterista Rodolfo Cervetto, conferendo al progetto una rara sensibilità e creatività.
Quella di Esperanto è una musica prettamente strumentale in cui si fondono idiomi diversi, dal jazz alla world music passando per la sperimentazione e l’avanguardia. La performance del trio è un’esperienza evocativa, un nuovo itinerario fuori dallo spazio, dal tempo e dal luogo, che prende per mano l’ascoltatore portandolo a esplorare nuovi mondi e nuove sonorità. Esperanto ha pubblicato il suo primo album omonimo giusto due anni fa, nel giugno del 2020, con la partecipazione del sassofonista Javier Girotto e del fisarmonicista Fausto Beccalossi. È invece annunciato per il prossimo settembre il secondo disco del trio, dedicato alla voce, che vedrà la presenza come ospiti di Petra Magoni, Cluster, Anais Drago, Alessia Martegiani, Esmeralda Sciascia e Stéphane Casalta.