Tutta la carica irriverente di Gianni Schicchi ha chiuso la Stagione lirica dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari. Lo spettacolo andato in scena al Teatro Comunale e trasmesso sui canali di Videolina, anche via satellite in tutto il mondo, è il sigillo di una Stagione forzatamente rimaneggiata e comunque molto apprezzata dal pubblico. Il Trittico di Giacomo Puccini e la versione ridotta di Carmen di Georges Bizet, insieme al concerto inaugurale in piazza d’Italia con il baritono Alberto Gazale, hanno riscosso il successo del pubblico dal vivo soltanto in parte: le ultime due opere in cartellone, Suor Angelica e appunto Gianni Schicchi sono andate in scena a porte chiuse ma col favore degli spettatori da casa attraverso il live streaming gratuito.
Lo Schicchi del Comunale nasce dalla rinnovata collaborazione tra l’Ente Concerti e l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari in un nuovo allestimento per la regia di Antonio Ligas. Le scenografe Caterina Tanchis e Mariam Zamiri hanno pensato a un grottesco e rivisitato stile art nouveau, mentre gli abiti di scena, giganteschi origami di carta adattati sui corpi dei cantanti, sono pensati dai costumisti Luisella Pintus e Andrea Gennati. Tutti i costumi, le scene e le videoproiezioni che hanno fatto da sfondo allo spettacolo sono stati realizzati dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti. Le luci sono di Tony Grandi e il videomapping di Pavlo Hnatenko.
La regia del sassarese Antonio Ligas ha voluto portare in scena un mondo surreale che strizza l’occhio al fumetto in una concatenazione di vignette quasi da cartoon. L’avidità dei personaggi intrisi di perbenismo connota e deforma le loro anime così come i loro abiti, tramutandoli in esseri irrigiditi come ridicole statuine; Gianni Schicchi, con l’abilità di un teatrante consumato, riuscirà a volgere la situazione a proprio favore.
Il cast vede il protagonista sugli scudi: il baritono Lucio Gallo, stella di prima grandezza della lirica internazionale, impersona lo scaltro Schicchi; la figlia Lauretta è il soprano Sara Rossini mentre il giovane tenore siciliano Giuseppe Infantino è Rinuccio. Il mezzosoprano di grande esperienza Anna Maria Chiuri è Zita, Francesco Musinu veste i panni di Simone, Marco Puggioni quelli di Gherardo e Maria Ladu è Nella. E ancora Nicola Ebau (Betto di Signa), Matteo Loi (Marco), Lara Rotili (La Ciesca), William Hernández nel doppio ruolo di Spinelloccio e Amantio. Antonello Lambroni (Pinellino), Gianluigi Dettori (Guccio) e il piccolo Ian Grop (Gherardino, nello spettacolo di sabato sostituito da Sebastiano Chessa) completano un cast formato in larga parte da artisti sardi.
Sardo è anche il direttore, Leonardo Sini, che ha guidato in una partitura insidiosa l’Orchestra dell’
L’opera, come i due precedenti atti del Trittico, è stata preceduta da una “meditazione musicale”, in questo caso il brano “Dulche terra mia” composto da Antonio Costa e interpretato dal soprano Rita Cugusi e dal tenore Claudio Deledda. Nella presentazione della serata il direttore artistico Stefano Garau ha voluto sottolineare le difficoltà della Stagione 2020, portata a compimento nonostante le incognite e mantenendo il patto siglato con artisti, lavoratori e il pubblico sempre vicino all’Ente Concerti nonostante la distanza forzata.
Al termine dello spettacolo, così come già avvenuto per Suor Angelica tre settimane fa, il Teatro di Sassari si è unito per ricordare il valore dell’arte e la necessità di un rapido ritorno alla normalità: nel Teatro Comunale deserto, sotto la scritta “Art is work”, tecnici, collaboratori e maestranze hanno riempito la platea per richiamare l’attenzione sul difficile momento attraversato dal mondo della cultura, nella speranza che i teatri possano riaprire il prima possibile le porte al pubblico.
Gianni Schicchi tornerà in scena stasera, sabato, alle ore 20.00 e domani, domenica, alle 17.00. Entrambi gli spettacoli saranno visibili in live streaming gratuito esclusivamente sul sito dell’Ente Concerti, www.