Grande successo sabato 19 marzo, al Teatro Massimo di Cagliari, nell’ambito della rassegna Pezzi Unici organizzata dal Cedac Sardegna, dopo la prima di venerdì 18 marzo al Teatro Verdi di Sassari organizzata dalla cooperativa Teatro e/o musica (alla quale si riferiscono le foto allegate), per lo spettacolo “Pierino, il lupo e l’altro”, con l’artista Arturo Brachetti e l’Orchestra Teatro e/o Musica diretta dal maestro Giacomo Loprieno.
L’idea nasce con il proposito di avvicinare una più vasta fetta di pubblico alla musica sinfonica, con una chiave completamente nuova, un’animazione divertente e coinvolgente, che richiede di tornare indietro nel tempo, sino alla più tenera età, per lasciarsi andare completamente e fluttuare nel mondo della fantasia.
Le musiche suonate dall’Orchestra, una delle più note a livello nazionale, prendono vita attraverso animazioni proiettate su un grande schermo e si appoggiano alla voce narrante del grande Arturo Brachetti.
Un artista eclettico, attore e regista, trasformista ed illusionista che porta sul palco un classico della letteratura musicale per l’infanzia, dove attraverso un’atmosfera magica racconta come il piccolo eroe sconfigge con l’astuzia e l’abilità il temibile avversario. Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev diventa improvvisamente accessibile a tutti, gli strumenti rappresentano i personaggi che catturano l’attenzione del pubblico che spazia tra immagini e momenti di illusionismo che rendono lo spettacolo magico, nella sua unicità. Un primo atto dedicato ad una vera e propria divulgazione musicale dove il classico si sposa con l’originalità.
Nel secondo atto, una parodia sui vari tipi di direttori d’orchestra, ed ecco che Arturo “prende il posto” del “vero” direttore d’orchestra e con la velocità del vero trasformista si cimenta in una carrellata tra i diversi stili di direzione, facendo divertire il pubblico che gli ha dedicato numerosi e scroscianti applausi.
E poi ancora musica, sulle cui note l’artista ha disegnato sulla sabbia i dodici segni zodiacali, regalando ancora una volta una piacevole sorpresa.
Un bis forte e significativo dedicato ad un celebre brano dell’indimenticabile Fabrizio De Andrè, “La guerra di Piero”, che visto il momento tristemente attuale a causa della guerra in corso tra Russia ed Ucraina, ha dato allo spettacolo un taglio completo delle varie tematiche affrontate, terminando con un mitra che spara petali di fiori, per poi essere coperto e guardato con disgusto dallo stesso Arturo, portatore di un messaggio di pace.
Nadia Pische