Un chitarrista leggendario, che partendo dal blues è approdato in sessant’anni di carriera nei territori dell’elettronica e dell’improvvisazione, mescolando suono, musica, video, fotografia e altri media visivi sia tradizionali che digitali e diventando così uno dei più influenti artisti transmediali. Venerdì 30 agosto arriva al festival Miniere Sonore di Oristano il chitarrista inglese Mike Cooper. A partire dalle 22.00, nel chiostro dell’Hospitalis Sancti Antoni, l’ottantunenne virtuoso delle sei corde proporrà il suo “Spirit songs and beach crossings”, un progetto che attraverso mezzi semplici (lap steel guitar, voce, FX, video e immaginazione) porta lo spettatore in una dimensione sorprendente e assolutamente contemporanea. Con oltre 80 registrazioni da solista e quasi altrettante con altri artisti, Mike Cooper ha iniziato inizia la sua carriera musicale come chitarrista, cantante e autore di folk-blues, per poi diversificare il suo lavoro, includendo l’improvvisazione e la musica elettronica, le sonorizzazioni di film, la radio-art e le installazioni sonore. Si dedica anche alla scrittura, come giornalista musicale e storico delle musiche e dei musicisti del Pacifico.
La serata di venerdì si aprirà con uno dei nomi più interessanti della scena italiana, quello di Camilla Battaglia. Alle 21.00, proporrà al pubblico di Miniere Sonore il suo “Perpetual possibility”, un solo set per voce ed elettronica dedicato alla sonorizzazione di versi tratti dai “Quattro Quartetti” di T.S. Eliot in cui si modula la voce per creare stanze di racconto e di ascolto sempre diverse.
Dopo il concerto di Mike Cooper la serata si concluderà con il gruppo isolano dei Syncopated City, con Irene Salis (vocal, live electronics, e.guitar, synth, looper), Stefano Casti (basso elettrico, contrabbasso, live electronics, synt) e Maurizio Vizilio (acoustic drums e electronic drums). Dall’incontro tra le loro affinità e diversità è nato il progetto “1+1=3”, con un linguaggio che li caratterizza energicamente come una band che abbatte consapevolmente gli steccati di genere, tra jazz, neo-soul, elettronica, grunge, bossanova, e una forte inclinazione alla poliritmia ed elementi tradizionali della musica sarda.
Come tutti i concerti del festival, anche quelli di venerdì saranno ad ingresso gratuito.