Lunàdigas, il progetto dedicato alle donne che hanno scelto di non avere figli prosegue il suo percorso. Dal grande schermo all’Archivio Vivo. Un lungo itinerario che nel corso degli anni si è snodato tra proiezioni, festival nazionali e internazionali e la recente partecipazione a Torino alla Notte degli Archivi, evento clou di Archivissima manifestazione tra le più importanti del settore realizzata per conoscere raccontare e valorizzare le storie custodite nel patrimonio archivistico nazionale. ( https://www.youtube.com/watch?v=w_pXZ-JeqKk ).
Ora Nicoletta Nesler e Marilisa Piga si apprestano a proseguire con una nuova tappa nell’isola, il ciclo di presentazioni programmate per illustrare in tutta la sua complessità e importanza il loro progetto. Per questo nuovo incontro con l’Archivio Vivo e a margine la proiezione del lungometraggio, “Lunàdigas ovvero delle donne senza figli” approdano per la prima volta davanti al pubblico di Nuoro. Alla presenza delle autrici e in concomitanza con il vernissage delle artiste sarde Giusy Calia e Josephine Sassu, organizzato in collaborazione con l’Associazione Manca Spazio, l’appuntamento è in programma sabato 25 giugno, alle ore 21.00, in Piazza del Rosario a Nuoro.
Il progetto Lunàdigas, frutto di una brillante intuizione delle registe Nicoletta Nesler e Marilisa Piga con il quale si ripropongono di esplorare l’universo dei sentimenti e le emozioni delle donne di fronte alla scelta della maternità, muove i primi passi intorno al 2008, prendendo in prestito dal linguaggio agro pastorale sardo il termine Lunàdigas che indica nel gregge le pecore che non figliano. Marilisa Piga e Nicoletta Nesler capiscono subito che le centinaia di testimonianze raccolte rappresentano una preziosa miniera di sentimenti e emozioni molto private che per la prima volta le donne condividono pubblicamente.
Fin dalle prime apparizioni il film, “Lunàdigas, ovvero delle donne senza figli” suscita grande interesse sia per il tema inedito, sia per il modo ironico e allo stesso tempo profondo con il quale si raccontano le storie. Sebbene siano messe in scena vicende private, intime appare indubbio il valore universale della scelta della genitorialità ed il personale dilemma tra maternità e non maternità. La partecipazione e l’interesse riscontrato ai Festival Internazionali del Cinema, oltre a superare i confini nazionali spingono le autrici sulla necessità di estendere a ogni latitudine la ricerca, esplorando non solo il panorama femminile ma anche quello il maschile, a proposito della maternità e della paternità.