Un capolavoro recuperato dopo anni di silenzio, ingiustamente bocciato dopo la “prima” scaligera del 1814 ed oggi tornato a pieno titolo nell’Olimpo del melodramma buffo: Il turco in Italia di Gioachino Rossini, seconda opera in cartellone per la Stagione lirica 2021 di Sassari dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”, è stata presentata oggi nella sala Sassu del Conservatorio. Un pubblico attento, un centinaio di spettatori per la maggior parte studenti del liceo musicale “Azuni”, ha seguito l’introduzione all’
Da anni stabilmente tornato nei teatri di tutto il mondo, Il turco in Italia sarà al Comunale di Sassari venerdì 29 e domenica 31, dopo 38 anni dall’unica rappresentazione in città, in un allestimento del Teatro Fraschini di Pavia. La regia di Alfonso Antoniozzi viene ripresa da Marco Castagnoli che ha raccontato durante la presentazione la genesi dello spettacolo insieme alla scenografa Monica Manganelli: «Quando abbiamo creato questo Turco insieme al regista abbiamo deciso di dare una connotazione precisa ai personaggi e alle scene, anch’esse protagonista “vivente” del dramma», hanno spiegato. Attilio Tomasello, che dirige l’Orchestra dell’Ente, ha invece sottolineato l’attenzione e il grande lavoro dietro la preparazione dell’opera, un meccanismo preciso che in scena sembra semplice ma richiede un enorme sforzo collettivo. Tra il pubblico anche il direttore artistico dell’Ente Concerti, Stefano Garau, di recente rientrato da Viterbo dove ha fatto parte della commissione giudicante del premio “Fausto Ricci” per giovani cantanti, presieduta dal tenore José Carreras e insieme, tra gli altri, alla sovrintendente della Fondazione Arena di Verona Cecilia Gasdia.
Il turco in Italia sassarese, proposta nel pomeriggio di mercoledì a circa 500 studenti delle scuole sarde, vede tra i protagonisti Simone Alberghini (Selim), Daniela Cappiello (Fiorilla), Marco Bussi (Geronio), William Hernández (il Poeta), Diego Godoy (Narciso), Aloisa Aisemberg (Zaida) ed Enrico Zara (Albazar), insieme alla Corale “Canepa” preparata da Luca Sirigu. I costumi sono di Mariana Fracasso, il disegno luci di Tony Grandi, maestro al cembalo Wei Jiang.