Oltre quattro minuti di applausi al Teatro Verdi di Sassari per la prima sarda di “Karrasekare”, il nuovo spettacolo della compagnia Igor X Moreno, che nei giorni scorsi ha ammaliato gli spettatori, numerosissimi, emozionati e talvolta spiazzati da una performance originale e inaspettata.
L’opera ha reso palpabile la dimensione originaria e l’energia primordiale dei carnevali sardi e baschi portata in scena dai sette danzatori sul palcoscenico e filtrata dalla dimensione queer. In uno scorrere fluido di catarsi come quella ispirata al carnevale di Bosa, carnalità, momenti d’insieme selvaggi e di forte impatto, hanno attraversato le coreografie create da Igor Urzelai Hernando e Moreno Solinas.
“Karrasekare” ha presentato un’ipotesi di inclusività e di libertà, colpendo lo stomaco dei presenti attraverso i corpi dei ballerini che agiscono, spesso in totale nudità, come strumenti al servizio del pubblico.
Un’enorme “coperta”, evocatrice di un paesaggio primigenio simile a una distesa di neve, è stata il terreno su cui i performer hanno agito, prima che divenisse una sorta di nuvola o pietra scura che, sospesa, incombe sul pianeta. Da questa arriva infine la pioggia che, bagnando il mondo, suggerisce la rigenerazione, la metamorfosi delle stagioni e degli stessi destini umani.
La suggestione di un ciclo della natura, destinato a ripetersi, ha investito il pubblico con la potenza delle immagini, semplici ma profonde. Come quelle dettate dai costumi e dalle maschere, animali e non, “abitati” in un crescendo vertiginoso di emozioni che mette in un angolo ogni discorso intellettuale per lasciare campo libero alla dimensione fisica e agli istinti. Dando così evidenza alle intenzioni dei creatori di “Karrasekare”, lavoro la cui genesi è durata più di tre anni.
L’evento ha debuttato con grande successo la scorsa settimana al Festival Romaeuropa e, dopo la data sassarese, arriverà per un’altra replica al Ten di Nuoro il 12 novembre 2023, alle 19.00. Sono le prime repliche di un lavoro che, dal 2024, circuiterà in tutta Europa toccando le piazze di Cambridge, Londra, Rijeka/Fiume (Croazia), Manchester, Parigi, Den Bosch nei Paesi Bassi e Aarhus in Danimarca.