Una storia in noir per Giuliana De Sio e Alessandro Haber, protagonisti accanto a Paolo Sassanelli e a Riccardo Festa e Samuele Fragiacomo de “La Signora del Martedì” di Massimo Carlotto, versione teatrale dell’omonimo romanzo, con scenografia di Francesco Ghisu e costumi di Katarina Vukcevic, per la regia di Pierpaolo Sepe (produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo e Fondazione Teatro della Toscana), in cartellone da mercoledì 10 fino a domenica 14 aprile al Teatro Massimo di Cagliari (tutti i giorni da mercoledì a venerdì alle 20.30, sabato alle 19.30 e domenica alle 19.00) e lunedì 15 aprile, alle 21.00, al Teatro Comunale di Sassari, per la Stagione de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC Sardegna.
Una donna dall’enigmatico passato si reca puntualmente ogni martedì (tranne che nelle feste comandate o in seguito a imprevisti) presso una discreta pensione a consumare un’ora d’amore con uno gigolò, mantenendo il suo rapporto con l’uomo, attore porno ormai al tramonto, sul piano squisitamente professionale di una relazione d’affari: «Io non potrò mai essere tua» – era stata la sua ferma e inequivocabile risposta, quando costui aveva tentato di dichiararsi, rivelandole i propri sentimenti -. «Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso».
La vita e perfino il nome di Alfonsina Malacrida, detta Nanà, splendidamente interpretata da Giuliana De Sio restano avvolti nel mistero per nove anni di incontri pomeridiani con Bonamente Fanzago (Riccardo Festa) nella Pensione Lisbona gestita da una creatura un tempo giovane e affascinante, ora sfiorita, al secolo il signor Alfredo Guastini (Paolo Sassanelli) che ancora si trucca e si veste come una bella donna, finché non fa la sua comparsa un giornalista senza scrupoli, tal Pietro Maria Belli, un convincente Alessandro Haber, deciso a riportare alla luce la vicenda di Nanà, che «disperata si difende male, come tutti gli innocenti: un articolo di Belli potrebbe distruggerla, costringerla a fuggire, a nascondersi. Bisogna agire in fretta…».