Un nuovo appuntamento, per un autunno che sa ancora d’estate nel segno di Mirtò, il Festival internazionale del mirto. Sarà il concerto dei Tazenda, venerdì 25 settembre, alle ore 22.00, a celebrare una nuova tappa musicale con il bollino di qualità Ritmò: il marchio Mirtò sotto la cui egida, insieme al comune di Olbia, sono stati organizzati gli eventi in musica del 2020. La grande protagonista sarà questa volta Piazza Nostra Signora de La Salette, in continuità con la scelta di Mirtò e del comune di Olbia di creare un Festival itinerante, che valorizzasse i luoghi più importanti della città.
LA SALETTE. In questa chiave hanno avuto un ruolo centrale anche le piazze, luoghi identitari ma che rappresentano al contempo centri di aggregazione, pur nel rispetto delle stringenti norme di sicurezza per il Covid-19. Così la piazza della chiesa della Salette si trasformerà nel palcoscenico naturale per il concerto dei Tazenda, che arriverà pochi giorni dopo la conclusione delle celebrazioni in onore della Vergine, che si sono svolte lo scorso fine settimana, in ricordo dell’anniversario della sua apparizione, avvenuta nel 1846.
«La scelta fatta da Mirtò, per la quale va reso loro merito, serve ad avvicinare la musica alle persone, magari coloro che non sono soliti frequentare questa piazza. Questo è anche un modo per far rivivere i nostri quartieri – spiega Don Gianni Sini, parroco de La Salette -. Sono luoghi di aggregazione che si stanno perdendo, mentre la parrocchia deve costituire un punto di riferimento. Quanto al concerto, credo non ci sia bisogno di particolari presentazioni: i Tazenda sono un gruppo conosciuto e siamo contenti che possano suonare a Olbia e qui nella nostra piazza.»
IL CONCERTO. L’esibizione del gruppo fondato dal compianto Andrea Parodi inizierà alle 22 e la capienza massima consentita sarà di 200 spettatori. I posti saranno nominativi e potranno essere prenotati mandando una mail all’indirizzo prenotazioni@mirtofestival.it .
Il pubblico dovrà rispettare le distanze di sicurezza e indossare le mascherine. Precauzioni inevitabili davanti al Covid-19, che non hanno impedito a Mirtò di organizzare concerti di grande impatto in assoluta sicurezza durante lo svolgimento del Festival internazionale del mirto. Quello dei Tazenda cade a fine settembre in una appendice ideale del Festival, sempre sotto il segno di Ritmò, dopo il rinvio a causa del Covid-19 rispetto alla data prevista, che doveva essere lo scorso 16 agosto. I Tazenda suoneranno ad Olbia nella loro composizione attuale, quella che vede Nicola Nite come voce insieme ai due fondatori e membri storici Gino Marielli e Gigi Camedda.
LE PIAZZE. «Ho già visto l’entusiasmo dei nostri volontari per il concerto dei Tazenda, un evento che darà grande risalto a tutto il nostro quartiere – conferma Don Gianni Sini -. Il periodo del Covid ci ha imposto, come a tutti, grandi limitazioni, ma siamo andati avanti. L’attività scout non si è mai fermata, abbiamo proseguito con ciò che non implicasse distanze ravvicinate e lavorando molto anche on line, interagendo comunque con i ragazzi a seconda delle diverse fasce d’età. Il concerto dei Tazenda e l’opportunità di
assistere ad un grande evento nella nostra piazza, significano anche un ritorno alla normalità.»
Piazza Nassiriya, San Ponziano, il Museo Archeologico. Poi il centro storico di Olbia: partendo da Corso Umberto e piazza Elena di Gallura, via Olbia, fino a piazza Matteotti. Ma anche viale Isola Bianca. Il Festival del Mirto, accompagnato dagli eventi musicali di Ritmò, ha puntato sulla riscoperta di suggestivi angoli della città. Trasformati in palcoscenici naturali per la programmazione di concerti ed eventi. Con la grande novità dell’utilizzo della nuova piazzetta-corte all’interno dell’edificio dell’ex Scolastico, sede del
comune di Olbia, tra corso Umberto e via Garibaldi. La corte dell’ex Scolastico è tornata a svolgere la funzione che ha avuto in passato ad Olbia, un luogo di aggregazione e di esposizione di prodotti artistici: opere di pittori, scultori, oltre ad esibizioni musicali. Un altro dei luoghi simbolo di Olbia che ha rivissuto i fasti del passato, rivisitato però in chiave moderna.