Una riflessione sulla drammaticità della condizione umana e sulla potenza catartica del teatro in “Tragùdia / Il canto di Edipo”, uno spettacolo di Alessandro Serra (artefice del pluripremiato “Macbettu”) liberamente ispirato alle opere di Sofocle e ai racconti del mito (produzione Sardegna Teatro / TRIC, Teatro Bellini, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Fondazione Teatro Due Parma, in collaborazione con la Compagnia Teatropersona e I Teatri di Reggio Emilia) in cartellone – in prima regionale – oggi 20 gennaio alle 20.30 al Teatro Comunale di Sassari e da domani mercoledì 22 fino a domenica 26 gennaio al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne della Stagione de La Grande Prosa 2024-2025 organizzata dal CeDAC Sardegna.
Una pièce visionaria e poetica incentrata sulla figura dell’eroe greco, “figlio della fortuna”, il vincitore della Sfinge salito sul trono di Tebe, assassino del padre e sposo della madre per volere degli Dèi, strenuo ricercatore della verità, con la traduzione in lingua grecanica di Salvino Nucera, voci e canti a cura di Bruno De Franceschi e regia, scene, luci, suoni e costumi di Alessandro Serra: «Ripartiamo da Artaud: Creare miti, ecco il vero oggetto del teatro» – afferma il regista -. «…Il rito del teatro riaccende il mito, infiamma gli archetipi, sprigiona energie. La tragedia è mito che si fa teatro: non ci sono i sentimenti ma gli archetipi dei sentimenti. La forma del sentimento che è sentimento puro…».