La basilica di San Gavino a Porto Torres, la chiesa di San Pietro di Sorres a Borutta, quella di San Pietro di Silky a Sassari, e il Palazzo Baronale di Sorso. Sono queste le sedi scelte per l’edizione numero 37 del Festival internazionale di musiche polifoniche “Voci d’Europa”, manifestazione organizzata dal Coro Polifonico Turritano.
«In questo periodo così difficile per tutti – ha sottolineato Maria Maddalena Simile, presidente del Coro Polifonico Turritano e vicepresidente della Fersaco – abbiamo deciso di non fermare la macchina del festival, ma di riproporre l’evento con una chiave necessariamente diversa. Ringraziamo gli enti e gli sponsor che hanno creduto nella validità sociale e culturale del festival di musiche polifoniche più longevo in Sardegna. Dedicheremo questa edizione alla nostra cara amica e corista, Antonella Mellino, scomparsa improvvisamente pochi giorni fa e colonna portante per tanti anni del Coro Polifonico Turritano.»
«Non potremo ospitare nel nostro territorio i cori nazionali e internazionali a causa delle limitazioni in vigore – ha aggiunto Laura Lambroni, direttore artistico di Voci d’Europa – ma questa volta saremo noi a portare la musica e le bellezze culturali della Sardegna in tutto il mondo grazie agli strumenti digitali e alla presenza, oltre al Coro Polifonico Turritano, di altri due gruppi di spessore come il Dolci Accenti Ensemble e l’Ensemble vocale Ricercare. Sono certa che le esibizioni riusciranno a spezzare il silenzio che in questo momento storico si è insinuato in alcuni dei più suggestivi monumenti dell’Isola. Sarà un festival diverso ma pieno di speranza verso il futuro, ciò di cui hanno bisogno tutte le persone e tutti coloro che sono legati al nostro mondo della cultura e dello spettacolo.»