Il progetto “Scarlatti project – Vespro della Beata Vergine”, concerto barocco in prima assoluta in tempi moderni ed evento clou del sesto festival di musica antica “Note senza tempo…” ha incantato la maestosa Basilica di San Gavino, a Porto Torres. La protagonista è stata L’ensemble “Dolci Accenti” di Sassari assieme al “Hof-Musici” di Praga diretto da Ondrej Macek che ha condotto il pubblico in un viaggio affascinante tra gli inediti di Alessandro Scarlatti.
«Ho trovato salmi nell’archivio della diocesi di Münster, in Vestfalia, e anche il magnificat in Germania – ha spiegato il maestro Macek, che proviene dalla Repubblica Ceca -. Le antifone le ho scovate nell’archivio della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, dove ho portato alla luce un manoscritto sconosciuto. Ho visto che anche lo stile di antifone e salmi e le loro singole tonalità coincidevano perfettamente, e questo mi ha spinto ulteriormente a ricostruire un vespro completo.»
Oltre a Ondrej Macek, che ha suonato l’organo e diretto l’esecuzione dei brani, si sono esibiti i soprani Kamila Zbořilová e Jana Kuželová, il contralto Veronika Mráčková, il tenore Tomáš Kočan e il basso Ivo Michl, accompagnati da Daniele Cernuto al violoncello, da Federica Are al violone, Calogero Sportato e Antonio Fresi alla tiorba e all’arciliuto.
«Portare la musica barocca all’interno di questa basilica, che è una meraviglia architettonica, è una grande gioia sia per chi si esibisce sia per chi ascolta. Perché vivere un’esperienza del genere è proprio fare un salto nel tempo e il pubblico avverte questa bellezza e ritorna al prossimo concerto», ha affermato il musicista e presidente dell’associazione “Dolci accenti”, Calogero Sportato, che ha introdotto la serata assieme alla vicesindaca e assessora alle Politiche Sociali, Simona Fois.
Antonio Caria