«Una comunità viaggiante quella del Mamatita che si ritrova in questo tempo incerto, per ridere, giocare, ballare, stupirsi e commuoversi, come riemersa dalle profondità del mare al cielo. C’è qualcosa di insolito nel vento…state all’erta.»
A dirlo è stata la direttrice artistica Chiara Murru che ha presentato l’edizione 2022 del Mamatita Festival che inizia oggi 31 agosto e coinvolgerà i comuni di Alghero, Putifigari, Osilo ed Usini.
Il programma è vastissimo declinato in varie forme nella proposta nel singolo giorno e nel suo insieme, ricco di spunti e sfumature, capaci di catturare lo sguardo e conquistare l’attenzione di un pubblico che va da 0 a 99 anni: 4 se non 5 generazioni da incantare, la missione è possibile. Arte, teatro, danza, musica, parole, espressione, facce, empatia, voglia di esserci, divertirsi, condividere.
Alla presentazione erano presenti anche il sindaco di Alghero Mario Conoci, il presidente della Fondazione Alghero – e ospitale padrone di casa – Andrea Delogu e l’assessore della Cultura del comune di Alghero Alessandro Cocco. Impossibilitato ad esserci Gustau Navarro, responsabile dell’ufficio di rappresentanza della Generalitat de Catalunya ad Alghero. Un video realizzato da Massimo Pinna (videomaker e fotografo ufficiale) ha aperto un mondo agli occhi dei presenti in platea, mostrando potenzialità importanti per ognuno dei singoli ospiti raccontati in video. Hanno portato la loro esperienza maturata in seno al festival e prossima a trovare spazio fra le trame del festival Maria Luisa Usai (referente della sezione “public” del festival) autrice e attrice del progetto “I’ll write you something new”, la regista Caterina Mochi della compagnia BlucinQue che presenterà lo spettacolo “Gelsomina Dreams” (in versione “extra” anche a Usini, Putifigari e Osilo), l’attrice e autrice di “Glossa” Eleonora Marzani; Marco Sanna della compagnia Meridiano Zero e Paolo Stratta, presidente ACCI – Associazione Nazionale Circo Contemporaneo e della Fondazione CirKo Vertigo. Plauso ad una manifestazione che dura nel tempo, cresce nel tempo e consente di allungare il tempo conferendo allo stesso una alta valenza qualitativa. Arte e turismo che si incontrano, volontà istituzionale e intuito del singolo che si incrociano, e poi tante esperienze e tante testimonianze, da non spoilerare per permettere a chiunque di viverle in piena faccia.
Antonio Caria