Per la notte di San Lorenzo e per tagliare il nastro alla kermesse Sere d’estate 2020, l’Amministrazione comunale di Quartucciu – in collaborazione con l’Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo – ha scelto la comicità di Pino e gli Anticorpi. Gli artisti, che non hanno bisogno di presentazioni, si esibiranno sul palco del Teatro Olata in Piazza Sunda, lunedì 10 agosto, alle ore 21.00.
«Dare vita a questa manifestazione – ha detto l’assessora della Cultura del comune di Quartucciu Elisabetta Contini – rappresenta per noi allo stesso tempo un atto di coraggio ma soprattutto ha l’obiettivo di far sentire alla cittadinanza e agli artisti che, in tutta sicurezza, possiamo ripartire. L’Associazione Enti locali per le attività culturali e di Spettacolo ci ha supportati in questa nostra decisione, e sono molto grata per il lavoro svolto. La convivenza con il virus è difficile, ma non impossibile. Vogliamo che gli artisti riprendano il loro lavoro e possano esibirsi nei palchi del nostro territorio. E desideriamo che i cittadini possano stare insieme, seppure distanti, e gioire nel partecipare a uno spettacolo di qualità.»
Il secondo appuntamento è per giovedì 13 agosto con Oja, o Ma’ Quartet. I testi dello spettacolo sono scritti dal giornalista e scrittore Francesco Frisco Abate, le traduzioni sono di Cristian Urru, la regia e l’adattamento teatrale di Fabio Marceddu, in collaborazione con Antonello Murgia. Di quest’ultimo sono anche le elaborazioni e le incursioni musicali. In scena Lia Careddu, Giacomo Casti, Fabio Marceddu e Francesca Saba.
Sabato 12 settembre è previsto Fueddu e gestu in Bab’Orcu. Il testo e la regia sono di Giampietro Orrù, musiche di e con Veronica Maccioni e Ottavio Farci.
Sere d’estate 2020 si chiude con l’ultimo appuntamento di domenica 19 settembre. Renzo Cugis in Le cose che odio. Lo spettacolo tocca il tema dell’amore e dell’odio e prova a spiegare in maniera divertente come amare sia più facile, tutti noi in fondo amiamo le stesse cose: la mamma, i figli, la moglie, la cicina della propria terra, ecc.
Ma l’odio è diverso per tutti, ciascuno di noi odia qualcosa di diverso, ed è sull’odio che sfoggiamo originalità e sperimentiamo la nostra creatività.