Rocce Rosse Blues Festival festeggia lo storico traguardo dei trent’anni e approda per la prima volta nella piazza Barigau di Ulassai. Un’edizione speciale per la manifestazione musicale più importante d’Ogliastra che, dopo il suggestivo scenario nella Stazione dell’Arte di Maria Lai, si trasferisce nel centro del paese dei Tacchi, nell’incantevole piazza Barigau di Ulassai, circondata dalla cornice dei torrioni calcarei che da quest’anno significano non solo panorami ma anche musica. Una location straordinaria che offre un’atmosfera estiva perfetta per il pubblico e gli artisti, circondata dal paese e dai suoi abitanti, uno spettacolo per gli occhi e per i sensi.
Jazz e Blues: il nuovo spazio accoglierà per tutto il mese di agosto, gli appuntamenti con il pubblico, oltre 18 eventi che ruotano attorno al blues e ai capolavori del jazz ma seguono anche altre e più eccentriche orbite; 18 alzate di sipario che chiamano in scena i nomi tra i più altisonanti del panorama musicale nazionale e internazionale. Tra le ricorrenze del programma 2021 del Festival c’è il gradito ritorno di Edoardo Bennato ed Alex Britti che sul palco della piazza Barigau accorciano le distanze stilistiche del loro repertorio pop per approdare in Sardegna con due concerti che parlano blues. E poi world music, musica popolare ricca di contaminazioni con il folk o le influenze del rock e della sperimentazione, con i fuoriclasse della scena musicale internazionale, coinvolti tra melodie suadenti, esotiche, frenetiche e folli, sotto l’influsso del magico cielo d’Ogliastra con il concerto di Trilok Gurtu, Simona Molinari e Frida Bollani Magoni e Petra Magoni. Sarà il trio Girotto / Servillo / Mangalavite con “L’Anno Che Verrà” e il grande Mogol insieme con Angelo Valori & Medit Voices in “Mi Ritorni in mente” ad accorciare altre distanze questa volta temporali nelle due serate interamente dedicate a Lucio Dalla e Lucio Battisti.
Un progetto speciale: Trenino Jazz: prosegue la storia che accomuna Rocce Rosse Blues al Trenino Verde della Sardegna, una storia di unità e interessi comuni, quella che dalla musica arriva alla natura che si ammira viaggiando. La racconterà quest’anno il Trenino Jazz, il nuovo appuntamento della rassegna che segnerà nel suo calendario la tappa che parte da Arbatax, luogo in cui il Festival è nato fino alle “stazioni” della Valle del Pardu, ospite di eccezione il chitarrista e compositore Marcello Peghin, conosciuto ed apprezzato tanto nell’ambito della musica colta come nella musica improvvisata.
Il territorio al centro: si parte da Arbatax per arrivare fino a Ulassai crocevia di stili musicali, paese delle rocce e dell’arte contemporanea, pellegrina e straniera: quest’anno la piazzaBarigau diventa il fulcro. Una Ulassai che trova nel Festival, universi concentrici che si specchiano in un vertiginoso gioco di rimandi, come i funamboli o i climbers che sfidano la forza della gravità sui tacchi o come Maria Lai che ha usato l’arte per unire le persone. È questo lo spirito che ha animato l’ininterrotto percorso del Festival; itinerario che per la 30ª edizione viaggia sulle rotte mediterranee, varcando i confini oltre l’orizzonte delle montagne, gli appuntamenti nella Marina di Gairo, Osini e Gairo Vecchio, la Stazione del Trenino Verde che a Gairo Taquisara proietta questo territorio nel mondo al centro di una costellazione di temi e percorsi, nella migliore natura errabonda a cui il suo pubblico-viaggiatore è abituato.