Un faro irrompe dall’alto sul cupo orizzonte del palcoscenico come una luce di speranza per il mondo del teatro e dello spettacolo dal vivo in questo difficile momento di pandemia. La “Suite Italienne” portata in scena martedì (20 ottobre) al Teatro Verdi di Sassari in prima regionale dai danzatori Sasha Riva e Simone Repele al festival “Corpi in movimento” di Danzeventi, ha voluto rappresentare quasi un antidoto, un messaggio di fiducia nel futuro per il settore dell’arte.
E questo all’interno di un applauditissimo spettacolo-omaggio a Igor Stravinsky, grande compositore che a sua volta, a causa dell’epidemia di febbre Spagnola, oltre cento anni fa fu costretto a cancellare la tournée del suo balletto “L’Histoire du soldat”.
La scena di base dà quasi la sensazione che tutto avvenga in uno scantinato, o in una mansarda dove tutto è stato dimenticato, così come oggi il teatro sembra essere stato abbandonato a causa dell’emergenza sanitaria. Ed è proprio qui che un raggio di luce riesce a squarciare il cielo per dare allo sguardo una via d’uscita dall’oscurità.