Un pendolo luccicante ondeggia al centro della scena: è il simbolo dell’oscillazione perpetua verso la dualità degli opposti. Dondola nell’oscurità del palcoscenico condizionando i movimenti dei protagonisti di una danza a tre intensa e appassionata. È iniziato così nel weekend, in Sala Estemporada a Sassari, il terzo appuntamento di Primavera a Teatro (XIII edizione), con lo spettacolo Balancier della Mandala Dance company.
Il concetto della tendenza alla dualità è stato tradotto in termini di danza attraverso il concept, la coreografia e la regia di Paola Sorressa, che ha diretto le movenze dei danzatori, chiamati a vivere queste estremità e contemporaneamente a rappresentare quella che è “l’aspirazione all’armonia”.
«Il lavoro affronta un concetto a me piuttosto caro – ha affermato Paola Soressa – condiviso per molti anni con il mio compagno Lucien Bruchon, attraverso il quale abbiamo portato avanti una ricerca filosofica e spirituale. In questo momento sto vivendo questa oscillazione e ho sentito l’esigenza di portarla in scena.»
Più intimo e sensuale il secondo spettacolo della serata, “Kyme”, portato in scena da Maria Anzivino e Marcella Martusciello per la compagnia pozzolana Art Garage diretta da Emma Cianchi.
La parola Kyme deriva dal nome greco dell’antica città di Cuma, omaggio della coreografa Emma Cianchi alla sua terra. La composizione riporta in auge il rapporto al femminile di quelle che erano le dee della magna Grecia, con la forza, l’energia, la connessione che si creava tra queste donne mitiche, portando in evidenza tutte le sfaccettature che possono instaurarsi in una relazione di scontro e d’amore.
Dall’astrattezza del gesto e della musica, le movenze delle danzatrici introducono nella composizione un substrato di umanità, attraverso singole azioni come un semplice sguardo. Il lavoro rappresenta l’anteprima di un’opera più ampia, un passo a cinque che andrà in scena quest’estate in America.