È nettamente positivo il bilancio della stagione appena conclusa nello storico teatro Verdi di Sassari.
Da ottobre a dicembre sono state registrare 93 alzate di sipario con una media di 10 spettacoli al mese. Per il direttore artistico, Stefano Mancini, «come Teatro e/o Musica abbiamo recuperato gli appuntamenti cancellati nel 2020 e presentato nuove produzioni per un totale di 68 spettacoli. Abbiamo poi ospitato altri 25 progetti artistici organizzati da altre associazioni e compagnie del territorio. Questo conferma che il teatro Verdi è un presidio culturale permanente in città, punto di riferimento anche per il pubblico che ci ha seguito numeroso adattandosi alle nuove regole sanitarie anti covid. La voglia di tornare a teatro ha prevalso su ogni timore sul rischio contagio e i dati confermano che nel rispetto dei protocolli sanitari i teatri sono luoghi sicuri».
Tra gli eventi che hanno riscosso più successo, la rassegna Beethoveniana realizzata nell’accogliente sala concerti spazio perfetto per la musica da camera, “Voci di donna” e per il gran finale di stagione che ha presentato sul palco un doppio tributo a due band storiche: i Beatles ed i Genesis, per un fine anno che ha condotto gli spettatori dal beat al rock alla progressive.
«Le nostre proposte proseguiranno nel nuovo anno – conclude Stefano Mancini – appena iniziato nel segno della musica dal vivo con produzioni e rassegne dedicate a diversi generi musicali. Tornerà la stagione dedicata alla classica “I grandi interpreti della musica” e apriremo a nuovi eventi lo spazio “riscoperto” della sala concerti con un cartellone che stiamo delineando proprio in questi giorni. E’ confermata inoltre la fortunata collaborazione che ha preso il via nel 2021 con l’associazione Blue note Orchestra-Orchestra jazz della Sardegna che ha riportato il jazz al teatro Verdi.»
Da ottobre a dicembre sono state registrare 93 alzate di sipario con una media di 10 spettacoli al mese. Per il direttore artistico, Stefano Mancini, «come Teatro e/o Musica abbiamo recuperato gli appuntamenti cancellati nel 2020 e presentato nuove produzioni per un totale di 68 spettacoli. Abbiamo poi ospitato altri 25 progetti artistici organizzati da altre associazioni e compagnie del territorio. Questo conferma che il teatro Verdi è un presidio culturale permanente in città, punto di riferimento anche per il pubblico che ci ha seguito numeroso adattandosi alle nuove regole sanitarie anti covid. La voglia di tornare a teatro ha prevalso su ogni timore sul rischio contagio e i dati confermano che nel rispetto dei protocolli sanitari i teatri sono luoghi sicuri».
Tra gli eventi che hanno riscosso più successo, la rassegna Beethoveniana realizzata nell’accogliente sala concerti spazio perfetto per la musica da camera, “Voci di donna” e per il gran finale di stagione che ha presentato sul palco un doppio tributo a due band storiche: i Beatles ed i Genesis, per un fine anno che ha condotto gli spettatori dal beat al rock alla progressive.
«Le nostre proposte proseguiranno nel nuovo anno – conclude Stefano Mancini – appena iniziato nel segno della musica dal vivo con produzioni e rassegne dedicate a diversi generi musicali. Tornerà la stagione dedicata alla classica “I grandi interpreti della musica” e apriremo a nuovi eventi lo spazio “riscoperto” della sala concerti con un cartellone che stiamo delineando proprio in questi giorni. E’ confermata inoltre la fortunata collaborazione che ha preso il via nel 2021 con l’associazione Blue note Orchestra-Orchestra jazz della Sardegna che ha riportato il jazz al teatro Verdi.»
Antonio Caria