Sono strati resi noti i nomi dei vincitori della terza edizione del concorso “Linee di paesaggio”, organizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e Oristano con il sostegno della Fondazione di Sardegna e la collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission.
Un centinaio circa le proposte giunte da tutta Italia per le 4 classi: fotografia, narrativa/poesia, sceneggiatura, che sono state valutate da una giuria composta dalla soprintendente Monica Stochino, dalla direttrice artistica Maura Picciau, dalla poetessa Azzurra D’Agostino, dalla fotografa Daniela Zedda e dalla direttrice della Sardegna Film Commission Nevina Satta.
«Pur in un anno di grandi difficoltà e disorientamento – dichiarano la soprintendente Monica Stochino e la direttrice artistica Maura Picciau -, abbiamo il compiacimento per tanti giovani talenti dalla misura classica che anche questa volta sono emersi nelle varie sezioni. Il nostro Premio si conferma come un luogo di speranza e partecipazione sul tema, quello del paesaggio, che è sempre di più nella consapevolezza di tutti uno dei principali soggetti delle nostre esistenze.»
Per la narrativa il primo premio è andato a Francesca Brancaccio per “Mai come prima”, il secondo a Giorgio Cattano per “Ritorno al paesaggio”, ed il terzo a Beniamino Maria Rosa per “Un miracolo”.
Per la fotografia, sul primo gradino del podio è salita Dana De Luca per “Senza titolo”, mentre il secondo posto se lo è aggiudicato Marta Vitale con “Partenze attese” ed il terzo Mauro Zorer con “Cicatrici”.
In questa sezione è stata assegnata una Menzione speciale a Jacopo Rimedio per “Cicatrici”. Nella sezione poesia primo posto per Mauro Barbetti per “A Livorno l’acqua”, secondo per Claudio Beorchia per “Le macchine passare” e terzo per Paolo Borsoni “Inceneritore”. Infine, per la sceneggiatura il secondo premio è andato alla coppia Francesco Rubattu e Roberta Palmieri per “Pische siluru” ed il terzo a Domenico Davide Angiuli per “Cenere”. Non è stato assegnato il primo premio.