Prima giornata di prevendite, ieri (lunedì 17), per Time in Jazz, ed è subito sold out per l’evento del 9 agosto a L’Agnata: sono, infatti, andati a ruba, in breve tempo, i trecento biglietti disponibili per il concerto con cui il festival diretto da Paolo Fresu, in programma dal 7 al 16 agosto tra Berchidda e altri centri del nord Sardegna, fa tappa anche quest’anno nella tenuta nei pressi di Tempio Pausania che è stata la dimora di Fabrizio De André; protagonista il duo Musica Nuda della cantante Petra Magoni e il contrabbassista Ferruccio Spinetti.
Esauriti, dunque, i biglietti per L’Agnata, va invece avanti, sempre su Vivaticket, la prevendita degli abbonamenti per i concerti in cartellone dall’11 al 15 nella Piazza del Popolo a Berchidda (i biglietti saranno invece posti in vendita più avanti): 100 euro il prezzo intero per l’ingresso alle cinque serate, ridotto a 90 per gli spettatori sopra i 65 anni, gli studenti universitari e i soci di Time in Jazz.
Ad inaugurare la serie di concerti sul “palco centrale” del festival, l’11 agosto sarà Paolo Fresu con il suo tributo a David Bowie, “Heroes”, che lo vede in compagnia di Petra Magoni, Gianluca Petrella al trombone e all’elettronica, Francesco Diodati alla chitarra, Francesco Ponticelli al basso e Christian Meyer alla batteria. Giovedì 12 riflettori puntati su un altro trombettista, Avishai Cohen, stella del jazz israeliano, alla testa del suo gruppo elettrico Big Vicious; venerdì 13 torna in scena Gianluca Petrella, stavolta con la sua Cosmic Renaissance, ovvero Mirco Rubegni alla tromba, Blake Franchetto al basso, Federico Scettri alla batteria e Simone Padovani alle percussioni; sabato 14 spazio a un protagonista della canzone d’autore italiana, Fabio Concato, accompagnato dal trio del pianista Paolo Di Sabatino, con Marco Siniscalco al basso e Glauco Di Sabatino alla batteria; domenica 15, gran finale in Piazza del Popolo per la tradizionale festa di Ferragosto con una produzione originale di Time in Jazz: a guidare le danze il batterista Nanni Gaias col suo quartetto (Jim Solinas all’Hammond, piano e synth, Giuseppe Spanu alla chitarra, Pier Piras al basso) e con la partecipazione del duo blues Don Leone e del chitarrista tuareg Bombino.