Il viaggio musicale di Rocce Rosse Blues arriva a destinazione: ancora una volta si rinnova il legame tra il Festival ed i Tazenda. Grazie alla collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Cardedu e Loceri e al determinante sostegno del pubblico, Rocce Rosse Blues chiude la sua avventura culturale in tredici serate, vissute nei paesaggi della musica e della natura e rimanda l’appuntamento al prossimo anno.
Anche quest’anno – la prima volta nel 2003 con Andrea Parodi – l’organizzazione ha scelto di portare nei luoghi simbolo di questa edizione, due straordinari concerti che sanciscono un legame profondo con la band isolana e promettono appuntamenti futuri con gli spazi della musica ritrovati.
Dopo il successo di ieri, nel Lungomare di Museddu a Cardedu, Rocce Rosse Blues chiude il sipario, con il secondo concerto dei Tazenda che proseguono il tour di presentazione del nuovo disco uscito nella primavera del 2021.
Venerdì 19 agosto, alle 21.30, saranno Loceri e la sua Piazza Nonnu Melis a sposare le note dei Tazenda per un concerto gratuito che come nello stile della band, incontra tradizione e innovazione, racconta storie di vita comune tra debolezze, paure e speranze riposte nel futuro.
‘Antìstasis’, dal greco classico ‘resistenza’ è il titolo originale, scelto dalla band per raccontare il momento attuale. Un album, il ventesimo, che a differenza dell’abituale unione tra musica rock e tradizione, mescola pop, ballate e perfino disco music alla tradizione. Un lavoro non politico, né antipolitico, ma evocativo dell’immagine umana di chi ingaggia una propria forma creativa di difesa e di capacità di sopravvivere a tutto. Come in un film apocalittico, in cui alcuni personaggi possono giocare a carte o ridere e scherzare sulle cose che accadono. Per celebrare la ‘vita’ prima di tutto, prima degli eventi e prima del giudizio che ad essi attribuiamo. Per parlare di questi temi esistenziali la band formata da Gigi Camedda, Gino Marielli e Nicola Nite, ha aggirato l’ostacolo con una manciata di pop song da cantare insieme perché Antìstasis racconta della vita che accade ed alla quale non ci si può opporre.