Una riflessione sull’amore e sulla vita di coppia – tra passione e abitudine – con “Vicini di Casa” , dalla commedia “Sentimental” di Cesc Gay, traduzione e adattamento di Pino Tierno, con Amanda Sandrelli e Gigio Alberti, Alessandra Acciai e Alberto Giusta, per la regia di Antonio Zavatteri (co-produzione Nidodiragno / CMC – Cardellino srl – Teatro Stabile di Verona, in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi) in tournée nell’Isola sotto le insegne della stagione di prosa 2024-2025 del CeDAC Sardegna. La pièce in cartellone venerdì 24 gennaio, alle 21.00, al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei, sabato 25 gennaio, alle 20.30, al Teatro “Antonio Garau” di Oristano e, infine, domenica 26 gennaio, alle 20.30, al Teatro Centrale di Carbonia, mette a confronto il rapporto tra Anna e Giulio, che stanno insieme da molto tempo e «hanno un lavoro, una bambina, qualche interesse e molte frustrazioni» e l’infuocata relazione dei loro vicini Laura e Toni, che «invitati per un aperitivo, irrompono nel loro appartamento e nella loro vita».
La conversazione si fa via via più “ardita” e tocca temi scottanti e delicati, come l’erotismo e mentre gli ospiti si rivelano ancora più liberi e disinibiti del previsto, Anna e Giulio «finiscono per confessare fantasie, vizi e segreti che non avevano mai avuto il coraggio di condividere».
Un incontro quindi per certi versi sorprendente per gli stessi protagonisti, che si ritrovano a discutere su questioni intime e private, complice l’atmosfera conviviale e forse una certa dose di alcol: “Vicini di Casa”, versione italiana di “Los vecinos de arriba” di Cesc Gay, forte del successo ottenuto in Spagna, anche dalla versione cinematografica diretta dallo stesso autore e regista (con importanti riconoscimenti tra cui, oltre alle nominations e il Premio Goya a Alberto San Juan come migliore attore non protagonista, la Medallas del Círculo de Escritores Cinematográficos per il miglior adattamento) mette l’accento con ironia e leggerezza su pregiudizi e tabù e sull’ipocrisia della società nel terzo millennio.