Spente le luci della kermesse sanremese, tre associazioni da sempre dedite alle nuove produzioni artistiche e al sostegno dei giovani talenti come Sardegna Concerti con l’Accademia del Pop, Jazz in Sardegna e Jazzino, assieme al Festival del Parco dei Suoni, scaldano i motori in vista dei grandi eventi della stagione estiva e invitano il pubblico a riscoprire l’emozione della musica dal vivo. Un invito che nasce dalla preoccupata analisi sui dati di affluenza dei teatri e delle arene dedicate alla musica rispetto ad altri generi consolidati e riconosciuti.
È, dunque, col desiderio di voler ripercorrere autenticamente le emozionanti esperienze musicali del passato, promotrici di grandi trasformazioni e rivoluzioni culturali nella seconda metà del secolo scorso, che le associazioni hanno deciso di dare vita a una poderosa rassegna dal titolo “Viva Live”. A partire dal prossimo 15 aprile, e fino al 29 dicembre 2025, nei teatri, club e arene della Sardegna andranno in scena 35 straordinari concerti, con 18 tra le formazioni più accreditate nella scena musicale internazionale. Una miscela di experience e tribute band in arrivo da tutto il mondo.
«Cosa manca alla musica dal vivo per potersi affrancare definitivamente dal tunnel del divertimento fine a sé stesso e assumere un ruolo attivo, riconoscibile e riconosciuto, nella produzione di cultura contemporanea? – si chiede Alberto Sanna, cantautore, rocker storico e acuto osservatore delle vicende musicali. -. Forse proprio un repertorio di classici, al quale possa essere accordata dignità storica. Da sempre altre arti sceniche come il teatro, la lirica e la concertistica, attingono e traggono ispirazione dal proprio repertorio – da Shakespeare a Goldoni, da Verdi a Rossini, da Beethoven a Tchaikovsky – senza perdere credibilità. In questo modo si è generato un humus fondamentale per poter innovare e sperimentare, mantenendo il contatto e la continuità con la propria storia e con la propria evoluzione.»