Circa 60 giovani portieri. Più grandi del 2008, i più piccoli 2015. Poi Tore Pinna, Pierpaolo Garau, Giuseppe Murtas (il tris di numeri uno rossoblù), Sergio Pinna e tanti altri portieri, istruttori e tecnici pronti a insegnare ma, soprattutto a far divertire i baby goalkeeper che rappresentano il futuro della Torres e dell’intero movimento calcistico cittadino e non.
Sotto lo sguardo di Andrea Maddau, in rappresentanza della proprietà Abinsula, la mattinata odierna è volata via fra una parata in tuffo e un esercizio di coordinazione, un tiro in porta e i consigli che possono fare la differenza.
Arrivano dalla casa madre Torres, ma anche da altre società di Sassari e dell’hinterland. Hanno negli occhi la voglia di fare, di giocare, sognano di giocare al Vanni Sanna, stadio che intanto li accoglie e li coinvolge in una densa intensa e allegra mattinata di lavoro, come quello dei “grandi”.
Non un’attività sporadica, ma un evento che rappresenta solo il punto di inizio ed è destinato a ripetersi – il prossimo appuntamento sarà a settembre – perché l’idea è quella di coinvolgere sempre più ragazzi e sempre più realtà locali, in modo da poter contare su un bacino di portieri che possa rappresentare una inesauribile fonte di risorse per il calcio.
La prima regola è divertirsi. E così è stato, per tutti.