Nel centro Sa.Spo. di Selargius il flusso di sportivi è in sensibile aumento. Da metà settembre è finalmente ripresa anche l’attività bocciofila coordinata dal tecnico Maria Antonietta Tuveri. L’inizio degli allenamenti è stato necessario in vista dei Campionati italiani di Boccia Paralimpica tenutisi a Roma e che ha coinvolto, tra i competitori, il saspino Cristian Martis.
Una ripartenza frettolosa ma accolta con entusiasmo anche dagli altri due componenti la squadra, Paolo Puddu e Francesco Frau che per precauzione non si sono voluti avventurare nella Capitale in attesa di tempi migliori.
«Purtroppo, il periodo del Covid ci ha concesso davvero pochissima libertà d’azione – sottolinea Maria Antonietta Tuveri – perché sarebbe stato necessario un calendario di campionato che giustificasse un accesso costante agli impianti, ma per noi era praticamente impossibile, siamo l’unica squadra esistente nell’isola.»
Nel frattempo, si sta facendo l’impossibile per allargare il gruppo di una disciplina adatta alle disabilità molto gravi: tetraparesi spastiche, atetosi, atassie, distrofie. Sovente Maria Antonietta fa delle ricognizioni nei circoli bocciofili dell’hinterland e non solo per catturare l’interesse sulla disciplina attraverso dimostrazioni pratiche. Si spera che con il tam-tam si riesca a trovare persone con le sopracitate disabilità disposte a cimentarsi in una pratica fascinosa e da sana competizione, puntualmente sfociante in grandi affetti ed amicizie tra concorrenti.
In questi ultimi tempi non sono mancati i corsi per formare allenatori di boccia paralimpica e di recente due persone hanno beneficiato del patentino.
«Non è per nulla semplice fare attività di reclutamento – ribadisce Francesco Tuveri – ma la voglia di insistere non ci manca. Un altro grande nostro desiderio sarebbe quello di partecipare più spesso alle competizioni, concentrate prevalentemente nel nord Italia; è giusto fare esperienze di questo tipo con una certa regolarità, ma sarebbe inoltre necessario organizzare delle “garette interne” per ricostruire il clima da competizione.»
Per un soffio ha fallito il passaggio alle semifinali. Cristian Martis ha forse qualcosa da recriminare sulla sua esperienza ai Campionati Italiani di Boccia Paralimpica che si sono disputati lo scorso week end al Centro Tecnico Federale di Roma. Iscritto nella categoria BC1 che annoverava nove partecipanti, è stato inserito in un girone da 3. L’esordio è stato molto positivo, sebbene temesse entrambi i giocatori che in passato l’avevano battuto. Però, opposto a Giuseppe Rollo della Lupus (LE), riesce ad imporsi per 7-1, risultato che ha accontentato Cristian sebbene una ulteriore prosecuzione gli avrebbe consentito di accumulare punteggi più elevati, utili per l’eventuale ripescaggio come migliore secondo, assieme ai vincitori dei tre raggruppamenti. Infatti, nella gara successiva, il monserratino si è dovuto arrendere 6-1 al giovane Riccardo Zanella della Orange Bowl Padova (PD).
«La trasferta l’ha stancato tantissimo – ha detto Maria Antonietta Tuveri – ma è rimasto molto contento soprattutto per il clima di fratellanza che si è instaurato al di fuori delle competizioni. Sono dell’avviso che abbia giocato allo stesso livello di altri, andati avanti nell’eliminazione diretta. Dovrà esercitarsi parecchio su tutte le fasi del lancio, dal posizionamento della carrozzina, al respiro, dall’uso corretto di braccio ed avambraccio all’ esatta impostazione del dito che dà la direzione definitiva alla boccia. Tutte tecniche che studieremo approfonditamente nelle prossime settimane.»
Nel complesso la manifestazione romana ha mostrato passi da gigante nelle strategie di gioco: «Si stanno utilizzando canalette personalizzate nei minimi particolari ma costosissime – conclude Maria Antonietta Tuveri – e spero che qualcuno dei 45 partecipanti possa staccare il biglietto per le Paralimpiadi di Parigi 2024, sarebbe un ottimo passo in avanti per il nostro movimento».