Il CUS edizione 2022/2023 non poteva che ripartire da lei, vicentina di origine ma ormai anche un po’ cagliaritana d’adozione: Eugenia Caldaro sarà una giocatrice universitaria per il sesto campionato consecutivo. Un rinnovo, il suo, che testimonia una volta di più la simbiosi perfetta con l’ambiente cussino e con la città di Cagliari, con cui ha stretto un solido legame fin dal 2017.
La scheda – Classe 1996, Eugenia Caldaro è un’ala forte di 180 centimetri. Il suo percorso giovanile è iniziato nelle fila della Velco Vicenza, e pian piano si è arricchito grazie alle collaborazioni della società berica con la Famila Schio ed il Basket Sarcedo. Dopo aver saggiato il basket senior tra Serie B, A3 e A2 con la squadra della sua città natale, nel 2015 Eugenia Caldaro si è spostata a La Spezia, dove ha ottenuto la promozione in A1 facendo registrare 3.7 punti di media in 33 gare di campionato. Dopo una nuova parentesi a Vicenza, nell’estate del 2017 è arrivato il matrimonio con il CUS Cagliari, realtà da cui non ha più voluto separarsi. Nell’ultimo torneo ha prodotto 6.7 punti e 4.6 rimbalzi di media in 26 partite, accompagnando le rossoblù nel percorso verso i playoff promozione.
Proprio nell’ateneo cagliaritano, inoltre, Eugenia Caldaro ha conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi Socio-Lavorativi.
«La considerazione che ho della società del CUS Cagliari è indescrivibile – afferma Eugenia Caldaro – serietà e solidità caratterizzano un ambiente stimolante che inevitabilmente mi motiva a lavorare per continuare a migliorare.»
Quando sei arrivata avresti mai immaginato che la storia potesse svilupparsi in questo modo?
«Onestamente no. Ricordo di essere arrivata piena di obiettivi personali per quell’anno sportivo senza immaginare che poi potessero diventare obiettivi sempre più grandi e condivisi con le persone attorno a me. È proprio quando ti rendi conto di sentirti parte di un progetto e di sposare la filosofia che lo anima che sai di essere nel posto giusto e non c’è ragione per cambiarlo.»
La prossima sarà una stagione di cambiamenti, piccoli e grandi. Cosa ti aspetti?
«I cambiamenti, piccoli o grandi che siano, richiedono sempre un inevitabile adattamento. Essere disponibili ad adattarsi al sistema è fondamentale per sentirsi parte di esso. Credo che responsabilizzarsi sia parte di un processo di crescita continuo e sono motivata da questo punto di vista.»
Dopo i playoff dello scorso anno, qual è l’obiettivo che vi ponete per il prossimo campionato?
«Sicuramente l’ambizione più attraente è quella di non avere rimpianti, quindi raggiungere tutto quello che sarà alla nostra portata sviluppando il massimo delle potenzialità che avremo. Poi si vedrà in campionato, alcune squadre sono ancora in via di definizione, altre sono già formate e molto competitive ma, come sempre, credo che l’unione del gruppo possa fare la differenza.»
Qual è, invece, il tuo obiettivo personale?
«In linea con quanto detto prima, mi sento all’interno di un continuo processo di crescita e ogni giorno durante gli allenamenti entro in palestra motivata a fare meglio del giorno precedente. Non è sempre facile e i processi a volte sono lunghi ma la continuità è già un altro obiettivo. Inoltre, ormai gioco in questa categoria da qualche anno, è vero che ogni stagione è ricca di cambiamenti e le squadre stesse plasmano la categoria, ma vorrei responsabilizzarmi senza pormi un’eccessiva pressione.»