Gli ingredienti perché i Campionati del mondo dei giovani cavalli, disputati oggi tra Arborea e Terralba, fossero un successo c’erano tutti. Da un’ottima organizzazione assicurata negli spazi della struttura ospitante dell’Horse Country Resort (è la prima volta che queste gare si sono svolte in Sardegna) a un’attenta cura del benessere degli animali, passando per la scelta dal percorso: 120 km lungo uno dei territori più suggestivi dell’Isola e in uno dei migliori tracciati di endurance del mondo. I top 20 cavalieri e amazzoni di 9 paesi (erano stati 13 a presentarsi) hanno attraversato pinete, lagune, cespugliati di macchia mediterranea e litorali bagnati dal mar di Sardegna. Una sfida governata con cura dal team della Federazione internazionale di equitazione che ogni 25 km aveva fissato dei pit stop di controllo veterinario sui cavalli: gli animali che mostravano tutti i valori sanitari in ordine potevano proseguire la corsa, gli altri dovevano lasciare.
Sardegna Endurance Festival 2021. La nona edizione del “Sardegna Endurance Festival” ha tagliato il nastro di partenza questa mattina alle 7 con l’avvio dei mondiali dedicati ai cavalli sotto gli otto anni. I migliori binomi del mondo (le accoppiate cavallo e fantino), che hanno superato visite e selezioni pre gara, si sono ritrovate nel campo verde dell’Horse Country in rappresentanza di Emirati arabi uniti, Italia, Spagna, Finlandia, Arabia Saudita, Olanda, Kuwait, Federazione russa e Francia. Domani si proseguirà, sempre con partenza alle 7, con diverse batterie di spessore internazionale. Alle 18, dopo le premiazioni di giornata, si aprirà la “Rassegna purosangue arabi e angloarabi nati e allevati in Sardegna”, un’occasione straordinaria per ammirare il meglio degli allevamenti locali da cui proviene circa un terzo dei cavalli da endurance del mondo.
I vincitori. A conquistare la medaglia d’oro, con una media di 21,11km orari, è stato il cavallo Nahar Shabab, della scuderia M7 degli Emirati arabi, montato da Fares Ahmad Saeed Dafoos Amer Al Mansoori. «Sono felicissimo del risultato. È stato un percorso molto bello: tornerò in Sardegna», ha commentato a caldo il vincitore.
Grande volata al fotofinish per conquistare il secondo, terzo e quarto posto, assegnati in una forbice di neanche tre secondi. La medaglia d’argento è andata sempre alla scuderia M7 degli Emirati con Kashmir, montato da Khalfan Juma Mohammed Khamis Beljafla, con una media di corsa di 20,03km orari.
Medaglia di bronzo alla Spagna con Cardu, montato dall’amazzone Alba Ruiz De Villa Alvarez, con un tempo medio di percorrenza di 20,03km orari.
È stato il team francese a posizionarsi al quarto posto con Dragon Feuillee, guidato dal fantino Arthur Sevin, con media di corsa di 20,03km orari.
Cos’è l’endurance equestre. L’Endurance (in italiano, Resistenza) è uno degli sport equestri più diffusi al mondo, secondo dopo il salto, e di maggior crescita soprattutto fra i giovani. È una disciplina sportiva che prevede corse di resistenza su percorsi di diversa natura che variano dai 30 ai 160km a seconda delle categorie. I cavalli più indicati per questo sport sono gli Arabi e gli Anglo-arabi (sardi, francesi o spagnoli).
Un modello vincente. Il modello Sardegna, o più nello specifico il modello Arborea, ha conquistato con la competizione di oggi un posto fra i grandi del mondo nel panorama dell’offerta endurance. «Un traguardo – ha spiegato Riccardo Giachino, titolare dell’Horse Country – su cui abbiamo investito tanto in stretta collaborazione con le amministrazioni locali e la Regione Sardegna, il ministero delle Politiche agricole, il mondo allevatoriale e i tantissimi appassionati della disciplina. L’augurio è che questo percorso di internazionalizzazione possa continuare a crescere in ambito agonistico e in quello della promozione turistica del territorio e della Sardegna intera.»
Il turismo equestre in Sardegna: natura, relax e cura della salute. Il turismo equestre è una sicura fonte di opportunità socioeconomiche per il turismo sardo e nazionale. Contribuisce ad accrescere l’attrattività della destinazione, incontrando la domanda di chi ricerca un’esperienza nella natura incontaminata, con un clima mite e alla presenza di professionisti del settore specializzati nella cura e nel benessere dei cavalli. Solo in Italia il giro d’affari legato al turismo in sella viene stimato intorno ai 900 milioni di euro, con 40mila occupati del settore equestre. Mentre sono quasi 3.000 le aziende agricole dedicate prevalentemente all’allevamento dei cavalli.
Sul versante regionale, le scuderie sarde si stanno riprendendo da diversi anni di forte turbolenza con un incoraggiante incremento delle fattrici che negli ultimi 7 anni ha permesso di vendere nei paesi del Golfo persico oltre 500 cavalli nati e allevati sull’Isola. In media, ogni anno, nascono in Sardegna poco meno di 1.000 puledri in selezione in oltre 300 aziende allevatoriali. Mentre si attestano su circa 500 i capi nati non in selezione.