È un grido disperato quello della Fin Sardegna che spera in un’immediata riapertura delle strutture.
«Sinceramente fatico a capire – ha dichiarato Danilo Russu che ha inviato una lettera ai vertici regionali – qual è il motivo scatenante di questo trattamento, dal momento che si dà l’ok alle partite di calcetto amatoriale senza nemmeno pretendere i certificati medici ai praticanti. Ma l’esempio è applicabile a tutti gli altri settori che possono finalmente ricominciare l’attività. in questi mesi abbiamo dato prova di affidabilità, mantenendo quelle aree perfettamente sanificate ed igienizzate; il tutto è dimostrato dai verbali stilati dagli ufficiali sanitari che ripetutamente hanno ispezionato le strutture. Chi non conosce il movimento natatorio, potrebbe sospettare che siano proprio vasche e cloro a scatenare la diffusione del virus, ma ad oggi, non mi risulta si siano mai registrati casi di covid tra i nostri praticanti.»
«Sinceramente fatico a capire – ha dichiarato Danilo Russu che ha inviato una lettera ai vertici regionali – qual è il motivo scatenante di questo trattamento, dal momento che si dà l’ok alle partite di calcetto amatoriale senza nemmeno pretendere i certificati medici ai praticanti. Ma l’esempio è applicabile a tutti gli altri settori che possono finalmente ricominciare l’attività. in questi mesi abbiamo dato prova di affidabilità, mantenendo quelle aree perfettamente sanificate ed igienizzate; il tutto è dimostrato dai verbali stilati dagli ufficiali sanitari che ripetutamente hanno ispezionato le strutture. Chi non conosce il movimento natatorio, potrebbe sospettare che siano proprio vasche e cloro a scatenare la diffusione del virus, ma ad oggi, non mi risulta si siano mai registrati casi di covid tra i nostri praticanti.»
Antonio Caria