Lo scorso 28 marzo, allo stadio “Comunale” di via Leoncavallo, si è concluso il progetto della Scuola Calcio del Sassari Calcio Latte Dolce con la dottoressa Ilaria Malfasi, fortemente voluto dal Responsabile della Scuola Calcio Mino Sotgiu. Nel corso di questa giornata i genitori hanno svolto le attività solitamente fatte dai ragazzi, che sono rimasti invece sugli spalti a fare il tifo per gli adulti. L’incontro si è poi concluso con la simulazione di un dialogo tra un atleta e un genitore, per mettere in primo piano il concetto cardine di qualsiasi Scuola Calcio e Settore Giovanile: rispetto per l’avversario, per l’allenatore, per il Direttore di gara e per i compagni. Tutti coloro che scendono in campo e che stanno sugli spalti hanno il diritto di divertirsi e di vivere la partita in totale serenità.
«I ragazzi della Scuola Calcio, specialmente i più piccoli, sono stati bravissimi. Hanno capito il senso della giornata e il concetto che abbiamo voluto trasferire. Hanno partecipato in tanti, sia i ragazzi della Scuola Calcio che i genitori: sono stati tutti splendidi. Gli atleti hanno fatto diversi incontri con noi prima della giornata di oggi, perché è giusto che tutti credano nel valore del calcio. In generale non posso che dire che questo progetto sia stato positivo e oggi portiamo a casa qualcosa d’importante», ha commentato la dottoressa Ilaria Malfasi, molto soddisfatta dell’evento svolto grazie al responsabile della Scuola Calcio Mino Sotgiu.
Il progetto, nato qualche mese fa, ha visto protagonisti tutti i ragazzi della Scuola Calcio del Sassari Calcio Latte Dolce.
«Questo progetto nasce perché il responsabile della Scuola Calcio Mino Sotgiu crede fermamente che il calcio a quest’età debba avere un valore educativo. Sono stata accanto a lui perché anch’io, come genitore e psicologa, credo in questi valori. Il calcio a quest’età è un valore di crescita: i ragazzi e i bambini non devono imparare solo i concetti della tecnica calcistica, ma anche i valori come la lealtà, il riconoscimento dei ruoli e dell’adulto e, ovviamente, il rispetto delle regole. I genitori e i tecnici, nella Scuola Calcio, devono farsi promotori del valore educativo.»