Arriva un’altra conferma eccellente nel roster del CUS Cagliari per il prossimo campionato di Serie A2 Femminile. Il sodalizio universitario ha infatti scelto di mantenere intatto l’asse play-pivot, e dopo il prolungamento dell’accordo con Striulli, è felice di annunciare anche quello con la lunga slovena Ana Ljubenovic, che sarà una giocatrice rossoblù per il secondo anno consecutivo.
Originaria di Lubiana, classe 1988, Ljubenovic è un’ala/centro di 185 centimetri. Dopo gli esordi in patria con le canotte di Slovan, Ilirija, Škofja Loka e Kranj, nel 2012 ha valicato il confine per raggiungere la vicina Muggia, dove ha esordito nel campionato Serie A2. Nel 2013/14 la prima avventura ‘sarda’ con la Virtus Cagliari. In breve tempo l’Isola è diventata la sua seconda casa: l’anno seguente, infatti, è stata grande protagonista della salvezza in A2 dell’Astro Cagliari (oltre 16 punti di media a partita), quindi ha trascorso un positivo biennio al San Salvatore Selargius, squadra, anche questa, condotta alla permanenza nella categoria nelle stagioni 2015/16 e 2016/17. Archiviate le parentesi di Castelnuovo Scrivia e Udine, nell’estate del 2019 è tornata in Sardegna per sposare il progetto del CUS Cagliari, con cui ha fatto registrare 13.6 punti, 8.2 rimbalzi e 1.3 assist di media nelle 20 gare disputate prima dell’interruzione.
Negli anni, inoltre, Ana Ljubenovic ha indossato per 15 volte la maglia della nazionale maggiore slovena, con cui ha preso parte anche alle qualificazioni per Eurobasket 2017.
«A fine stagione ho valutato l’idea di ritirarmi – ammette la giocatrice – ma poi ho pensato che sarebbe stato ingiusto chiudere un percorso di 25 anni con un campionato interrotto a metà. Andrò avanti, e lo farò sempre con grandi motivazioni. Scegliere il CUS è stato facile: mi sono trovata bene dentro e fuori dal campo. Ho ricevuto altre proposte, ma la mia priorità era restare qui, e sono felice di essere stata riconfermata. Il prossimo campionato? So che la società ha intenzione di operare numerose conferme e questo può rappresentare un punto a nostro vantaggio. La conoscenza reciproca e l’affiatamento potrebbero consentirci di fare un ulteriore passo avanti rispetto al settimo posto dell’anno scorso.»
«Anche Ana è una giocatrice ormai ‘sardizzata’ – afferma Mauro Mannoni, dirigente responsabile del CUS – qui, come altre compagne, ha trovato una stabilità che l’ha portata a sposare a pieno la nostra causa. Da un punto di vista tecnico è una giocatrice che non si discute: l’anno scorso, dopo un rodaggio iniziale, si è inserita benissimo sia nel gruppo che nel sistema di gioco dell’allenatore. In alcune circostanze, quando la squadra è andata in debito d’ossigeno, ha saputo ergersi a trascinatrice guidando le compagne verso la vittoria. Siamo certi che potrà fare ancora meglio nel prossimo campionato.»