Il Fight club di via Venezia è pronto a riaprire. Il 18 maggio potrebbe essere la data fatidica che consentirebbe alle piccole società sportive di rientrare in attività, dopo il lungo periodo di lockdown per l’emergenza sanitaria. Per ripartire in sicurezza, però, bisogna rispettare i protocolli anti covid-19 predisposti dal Coni, di concerto con il ministero della Salute, il ministero dello Sport e la Federazione italiana medici sportivi. “Autorità dateci fiducia, con questi standard qualitativi possiamo garantire sicurezza”. A dirlo è Angelo Tarantini, allenatore di Muay thai, Mma, cutman internazionale che, come tutti i responsabili di palestre, ormai da febbraio ha chiuso il suo centro sportivo di via Venezia a Sassari.
«Noi abbiamo le linee guida Coni – spiega Angelo Tarantini – sono impegnative ma sicuramente attuabili. Dopo aver messo in pratica questi protocolli, posso dire che funzionano bene. Credo che, se ben strutturati e nel rispetto di queste linee guida, i centri sportivi possano ripartire con la garanzia della massima sicurezza per gli atleti.»
Il centro sportivo guidato da Angelo Tarantini, dieci giorni prima del lockdown aveva deciso di lavorare a porte chiuse, senza la presenza di accompagnatori e genitori, alla sola presenza degli atleti agonisti. Inoltre, il Fight Club anticipava la chiusura imposta dal governo con tre giorni di anticipo: «Per coscienza abbiamo deciso di chiudere la struttura – riprende – anche perché non c’erano abbastanza informazioni per garantire la sicurezza dei nostri collaboratori sportivi e dei nostri associati».
La chiusura del centro, però, non lo ha fermato. E’ stato tra i primi a Sassari, infatti, ad avviare gli allenamenti in “conference call” con gli atleti della sua palestra. Un’ora al giorno, durante la quale il maestro Tarantini ha incontrato via web i “nak su” sassaresi seguendoli negli esercizi e dando loro consigli.
In questi giorni il centro sportivo di via Venezia ha iniziato gli allenamenti individuali di Muay thai con la giovanissima Michela Demontis, atleta tesserata Fikbms e di interesse Coni.
«Sarebbe opportuno – prosegue – permettere anche fin da subito allenamenti all’aperto, o allenamenti one to one sotto la guida di tecnici federali, che garantiscano l’applicazione certosina delle linee guida, per dare la totale sicurezza. Il nostro settore è stato fortemente colpito da questa pandemia. Tre mesi chiusi senza poter contare sul sostegno delle quote associative, con le scadenze degli affitti e delle utenze da pagare – che per i centri sportivi sono davvero ingenti hanno messo in una brutta posizione tutte le società sportive -.
Ecco perché è importante che lo sport di base possa ripartire. Da sempre garantiamo la salute ed il benessere dei nostri associati, dai bimbi della premotoria sino agli anziani. Noi chiediamo alle autorità solo fiducia per poter ripartire il 18 maggio, garantendo gli standard qualitativi predisposti proprio da da Coni e ministeri», conclude Angelo Tarantini.