La Dinamo Banco di Sardegna spegne sessanta candeline e, in questa ricorrenza dalla sua fondazione, con i primi sessant’anni di storia negli annali, sei trofei in bacheca e numerose soddisfazioni dentro e fuori dal campo, celebra con gli uomini che hanno accompagnato il suo percorso il compleanno. Su Dinamo Tv è on line il video degli auguri di coloro che hanno contribuito a scrivere sessant’anni di storia: quasi quaranta minuti, una partita di basket, con un carosello di facce, nomi, emozioni.
L’idea è nata dall’ufficio marketing con il desiderio di rendere storico il sessantesimo compleanno del club: la realizzazione di un video che racchiudesse tutti i protagonisti -ma proprio tutti- che hanno dato il loro contributo a costruire il cammino della società. A partire dai soci fondatori, agli storici dirigenti, tutti i 41 allenatori che si sono susseguiti sulla panchina sassarese da Aricò a Pozzecco, le Legends, un giocatore simbolo per ogni stagione disputata dal 1961 a oggi, i capitani fino all’attuale Jack Devecchi, il roster della Dinamo 2019-2020 e il suo staff tecnico al completo: ma non solo, le istituzioni regionali, il main sponsor Banco di Sardegna con il suo dg Giuseppe Cuccurese, Reale Mutua a rappresentare gli sponsor, gli hall famer, il presidente della Fip, quello di LBA, quello della Fip Sardegna, le madrine e un tifoso speciale come Gianfranco Zola. Quasi 140 contributi video, che sarebbero potuti essere molti di più ma che le ragioni tecniche hanno imposto una cernita.
Quello che doveva essere un video di auguri è diventato un inno alla Dinamo, uscendo dagli schemi canonici e regalando un prodotto unico che rappresenta un regalo dal valore inestimabile per tutto l’universo biancoblu: c’è chi ha voluto sfruttare l’occasione per ricordare o svelare qualche dettaglio segreto; chi ha ricordato qualcuno che per la Dinamo è stato importante e che oggi non c’è più, chi ha colto l’occasione per ripercorrere il cammino del club dal 1960 a oggi.
Da oltre un mese la società ha contattato il fitto elenco di uomini che hanno scritto la storia e molti si sono sorpresi della chiamata, tantissimi hanno ringraziato con emozione complimentandosi per l’idea. Fra i tanti, tantissimi giocatori c’è chi si è scusato per non aver centrato in maglia Dinamo i risultati sperati, chi ha ammesso di aver trascorso in Sardegna stagioni fantastiche conoscendo persone eccezionali. Tutti hanno accettato con entusiasmo prestandosi volentieri e, a parte qualche singola defezione per motivi tecnici complice la reclusione forzata da Coronavirus e la necessità di supporto da parte di figli o nipoti per l’uso dello smartphone, si sono cimentati in videoselfie o hanno coinvolto mogli e figli per le riprese: qualcuno ha mandato più versioni, qualcuno ha costruito con cura la “scenografia”. Per tutti il comune denominatore è stato però l’amore per la Dinamo e la condivisione di un ricordo felice e di un sentimento di emozione. Nel video tanti sassaresi e tanti, tantissimi accudiddi che hanno fatto loro l’iconico augurio A zent’anni.
Buon compleanno, Dinamo! Questo è il nostro regalo per te: l’amore e il sostegno non solo di un’isola e un popolo intero, ma anche delle centinaia di uomini che sono passate per Sassari inseguendo una palla a spicchi e contribuendo con il proprio lavoro a costruire un piccolo o grande tratto di un grande cammino.
La lettera del primo allenatore della Dinamo Pino Aricò in occasione dei sessant’anni del club
60 anni ma non li dimostra! Per questo compleanno si preparavano festeggiamenti adeguati all’affetto che tutti hanno verso questa squadra. A ben vedere chiamarla squadra è riduttivo e non rende bene cosa essa rappresenti per la Sardegna tutta. Sono stato il primo allenatore della Dinamo almeno fino all’arrivo dalla Torres dei miei compagni che la faranno crescere con fatica e tanto entusiasmo. La prima riunione tecnica la tenemmo a casa mia, in via Principessa Jolanda con Uccio Virdis, battezzato subito Play Maker per la sua statura! Come Pivot nessun dubbio, Centi era il più alto di noi e il ruolo gli spettava. Giocavo nella Torres di Polano quando i soci fondatori mi proposero di allenare la squadra nascente. Non ebbi alcuna esitazione ed accettai immediatamente. Primo incontro ad Alghero, con un vero arbitro e, alla fine, il referto verde che sigillava la nostra prima apparizione con conseguente sconfitta molto larga. Per fortuna arrivò Valerio Mazzanti, il Capitano, al quale cedetti la guida tecnica senza discussione alcuna, continuai come giocatore e allenatore dei primi ragazzi con cui cercavo di creare il vivaio. In questo primo gruppo emerse Giuseppe Pilo, uomo e atleta esemplare, subito in prima squadra dove rimase fino al momento del ritiro.
L’anno dopo si mise in evidenza Giovanni Losa, struttura da Pivot vero, anche lui passato in prima squadra. Insomma, la Dinamo cresceva e lo faceva molto bene. Ma non voglio dimenticare i ragazzi della Juniores, Franco Diana, Albino Cubeddu. Carmelita, Manchinu, Francesconi, Marcello Pilo, i due Contini. Quelli che non nomino non me ne vogliano; se la Dinamo compie 60 anni lucida e in splendida forma, io ne compio 78 molto meno lucido e in cattiva forma! Anche la memoria mostra i suoi limiti. Io, oggi, in occasione di questo compleanno così importante, voglio ringraziare i fondatori, i miei compagni di squadra, due per tutti, Valerio Mazzanti – il Capitano – e Silvio Angius – il Gigante Buono. Ma li ricordo tutti, sempre e spero di riuscire a trovarmi con loro quando passerà questa bufera spaventosa, un Virus che minaccia tutti.
Grazie ancora a tutti in particolare a chi ci ha creduto, a chi ha trasformato un sogno di diciottenni in una realtà fantastica.
Forza Dinamo, amici miei, per sempre.
Pino Aricò
Figlio d’arte, suo padre era un ex giocatore e consigliere nazionale Fip. Trasferitosi a Sassari con la famiglia aveva cominciato a giocare alla Torres per poi trasferirsi alla Dinamo appena fondata, dove allenava le giovanili e la prima squadra nella doppia veste di giocatore-allenatore.