Nella stagione sportiva 2020/2021 le società del Gruppo Astro (Teti Aqe Sestu, Scuola Basket Cagliari, Astro e G.S.O. Elmas) potranno avvalersi dell’esperienza del dottor Marco Conte, specialista in Ortopedia e Traumatologia dello Sport.
Conosciuto e stimato nell’ambiente cestistico per i trascorsi da giocatore con le canotte, tra le altre, di CGP Carloforte, Olimpia Cagliari, Portoscuso e Decimomannu, e per quelli da presidente del Centro Giovanile Pallacanestro Carloforte, può contare su un ricco curriculum professionale: dopo la laurea conseguita con il massimo dei voti presso la Clinica Ortopedica dell’Università degli Studi di Cagliari ha proseguito il suo percorso di formazione tra Cagliari e Firenze vincendo la selezioni per il Dottorato di Ricerca in Malattie degli organi di movimento. Dal 2015 è Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dello Sport del Policlinico Città di Quartu ed è stato consigliere nazionale del Comitato di Traumatologia dello sport della SIAGASCOT, dove tuttora e’ Delegato Regionale. Oltre a essere consulente di numerosi club di calcio, pallacanestro, volley e pallamano, in passato ha collaborato con il comitato regionale FIP. Tiene frequentemente dei congressi nei quali si approfondiscono temi inerenti alla Traumatologia dello Sport. E partecipa attivamente a numerosi corsi regionali, nazionali ed internazionali.
«Sono onorato di far parte un progetto serio e innovativo come quello dell’Astro – afferma – il basket è il mio mondo, e sono sempre pronto a sostenere delle iniziative valide come questa. Conosco bene gli artefici del progetto e sono certo che riuscirà ad avere successo. Non ho faticato a raggiungere una solida intesa con Riccardo Fiorelli, al quale sono legato anche da tante avventure in campo da avversario e da compagno di squadra. Cosa mi ha attratto? Soprattutto la possibilità di lavorare con e per i più giovani. Ritengo infatti che ci sia tanto da fare con loro in termini di prevenzione degli infortuni. Io e mi miei collaboratori faremo il massimo per offrire tempi rapidi e certi sul trattamento degli infortuni, ma il vero obiettivo è fare in modo che gli atleti passino il meno possibile per il mio ambulatorio, e questo sarà possibile sono con una attenta e scrupolosa attività di educazione sanitaria. Per questo sarebbe interessante sfruttare i canali social e quanto altro oggi i giovani seguono per veicolare notizie per loro utili.»