Il nuovo corso intrapreso dalla federazione isolana con la stagione Master suscita sempre di più l’interesse dei nuotatori over 25. Dopo le 396 adesioni registratesi nel Sardinia Water di novembre, anche la seconda tappa che, come la prima, è stata accolta nella piscina cagliaritana di Terramaini, si supera ulteriormente toccando le 400 presenze. E’ accaduto in una giornata particolarmente sentita e festosa dedicata ad Amelia Sorrentino, la piccola nuotarice che ha abbandonato fisicamente i suoi numerosi amici poco più di un anno fa. Ma con l’irrefrenabile entusiasmo sprigionato dai protagonisti, ha dato segno di essere costantemente presente in vasca con lo spirito. L’atmosfera gioiosa era palpabile con diversi partecipanti che hanno indossato cuffiette e magliette a lei dedicate.
Il “Love Amelia” si è caratterizzato per l’assenza di pause inattive, merito della giuria che è riuscita a lavorare speditamente, riuscendo a organizzare nel miglior modo gli accorpamenti che hanno consentito la chiusura della manifestazione (premiazioni comprese) in orario ragionevole anche per chi è giunto dal nord Sardegna.
Altro aspetto che sicuramente segnerà un nuovo trend nel settore Master è costituito dalla forte adesione nelle competizioni a lunga distanza: per gli 800 metri stile libero, per esempio, si sono presentati in 50.
Quanto ai risultati affiorati nel corso della giornata, diversi uomini hanno conseguito più di 900 punti nella singola gara. In evidenza quindi Marco Melis (Antares Iglesias), Marcos Garcia Del Rio, Enrico Follese, Massimiliano Pusceddu, Federico Secci (Rari Nantes Cagliari), Claudio Rais (Swim Sassari), Matteo Ortu (Esperia Cagliari), Oliviero Pintus (Ferrini Cagliari). Nel settore femminile, c’è chi ha ottenuto più di 850 punti: Angela Costa (Nuoto Club Cagliari), Sabrina Spiga (Atlantide Elmas), Ester Marongiu (Ulivi e Palme Cagliari), Giorgia Porcu (Esperia Cagliari). Nella staffetta maschile il miglior punteggio in assoluto è stato registrato dall’ Acquasport Cagliari. La Rari Nantes Cagliari emerge tra le donne.
Nella classifica finale a squadre primo posto per la Rari Nantes Cagliari. Alle sue spalle Atlantide Elmas, Acqua Sport Cagliari, Frog Swimming Cagliari, Esperia Cagliari, Oppidum Cagliari, SXT Nuoro, Antares Iglesias.
Nel settore master, riservato per gruppi di età di cinque anni (dal M 25 fino al M 85), la federazione ha previsto in tutto sei gare che annoverano anche gli short e i long circuit. Nel primo i partecipanti devono prendere parte almeno a tre delle cinque gare previste (i 50 metri nei rana, farfalla, dorso, libero, più i 100 misti). In quello più lungo sono necessarie tre gare a scelta tra 100 farfalla, 200 dorso, 200 rana, 800 stile libero e 200 misti.
I prossimi tre appuntamenti saranno ugualmente ospitati nella piscina SG Sicbaldi di Cagliari: Campionato Regionale Invernale (15-16 febbraio 2020), Meeting di Primavera (19 aprile), Water in Joy (17 maggio). Il sesto ed ultimo appuntamento, che consacrerà i vincitori con relative premiazioni, coinciderà con il Campionato Estivo del 22 giugno ed avrà Olbia come sede. Saliranno sul podio coloro che avranno totalizzato i punteggi più alti ottenuti sommando quelli delle singole gare.
Alle manifestazioni possono partecipare anche gli under 25, ma le loro performances non saranno prese in considerazione per il computo della classifica a squadre. In compenso saranno premiati in base al tempo ottenuto.
ANGELA LOCCI, DONNA DEI RECORD LONGEVI CHE AMA LE SFIDE COMPLICATE
Un altro al suo posto si sarebbe fatto prendere dal panico. Quando nel 2017 Angela Locci diventa consigliera regionale FIN le viene proposto di occuparsi dei master: conosce l’ambiente come le sue tasche, visto che ci bazzica da quando ha vent’anni. Il problema è che in quel periodo la situazione del settore non è delle più floride, anzi versa in una situazione di infelice declino. E invece lei non solo accetta l’incarico ma lo fa con entusiasmo perché mettersi costantemente in gioco è una sua prerogativa di vita.
Sin da quando, dalla tenerissima età, decide di dare il meglio di sé in vasca. Da irriducibile ranista si toglie tante soddisfazioni al punto che a distanza di 43 anni detiene ancora il record sardo nei 100 e 200 metri, ottenuti come esordiente B. Nelle sue militanze nella Ferrini Cagliari e nello Sporting Cagliari ottiene anche successi importanti a livello nazionale (ai Criteria) e il bronzo nei 200 agli Italiani giovanili categoria Ragazzi.
Vive il mondo del nuoto a 360 gradi e mentre studia trova il tempo per prendersi il brevetto. L’agonismo le piace così tanto al punto che, dieci anni fa, fonda una società dal nome inequivocabile, Frog Swimming. E tra le sue allieve si sta facendo notare Francesca Zucca, tra le migliori cinque raniste italiane e detentrice del record regionale nei 50 metri categoria Ragazzi.
Sul fatto che i suoi record non siano stati ancora polverizzati non ha alcun dubbio: «Il metodo di allenamento è cambiato – afferma – rispetto a quando ero io bambina. Le prime gare le ho fatte a 5 anni, adesso la categoria C non esiste più, sostituita dal Propaganda. La mole di lavoro a cui venivo sottoposta oltre quarant’anni fa adesso se la sobbarcano le nuotatrici del primo anno Ragazzi. Allora si bruciavano i tempi con allenamenti più pesanti, forse il triplo di quelli attuali. In questo secolo, per prolungare la vita natatoria si fa tutto con più calma, incrementando il lavoro gradualmente. All’epoca c’erano anche meno società, ma numerose, e poca dispersione. Alla Ferrini Cagliari nuotavo con atleti molto più grandi di me e questo sicuramente era un vantaggio».
Qualche mese per studiare la situazione e poi il pianeta master è diventato nuovamente raggiungibile..
Negli anni scorsi le manifestazioni organizzate dalla federazione erano due (esistenti tutt’ora ma organizzate da società private). L’anno scorso sono state introdotte gare in più e quest’anno siamo arrivati a piazzarne ben sei in calendario.
Il tutto con uno scopo ben preciso..
Dobbiamo impegnarci costantemente nel trovare soluzioni per tenere vivo il movimento, in prevalenza costituito dai genitori degli agonisti. E più li si coinvolge e più i coniugi trasmettono al proprio figlio l’entusiasmo per continuare l’attività sportiva.
Tutto si profila al meglio..
L’obiettivo era dare vitalità al settore. L’introduzione dei due circuiti, già nel 2019, riscosse una discreta partecipazione, con una quindicina di persone aderenti. Quest’anno sono circa in quaranta. Ciò significa che si stanno mettendo in gioco anche in gare che non gli appartengono. Tengo a precisare che la maggior parte dei master sono ex nuotatori, e poi come detto ci sono i genitori di bimbi che gareggiano. E alla fine ci tengono, forse anche più dei figli.
E poi volete gratificare più atleti possibili..
L’idea di andare a premiare non solo la singola garetta, ma anche coloro che sanno fare un po’ di tutto, ha avuto la sua importanza. Questo suscitò molto entusiasmo già nel campionato estivo di Olba 2019 dove abbiamo avuto partecipazioni anche di atleti provenienti da fuori Sardegna che ci hanno fatto i complimenti per la gestione e l’ospitalità.
E c’è un esempio che parla per tutti
In Gallura abbiamo avuto ospite Carlo Arturo Travaini, un master 55 detentore di diversi record mondiali, tra cui il 50 rana. Sapendo della sua presenza gli abbiamo preparato un premio speciale proprio perché fresco reduce da due imprese cronometriche. Carlo non se l’aspettava e di questo è rimasto entusiasta. E poi tendiamo ad essere abbastanza calorosi e premurosi con qualsiasi gareggiante, sia durante il rito delle premiazioni, sia quando si avvicinano per chiederci i tempi ottenuti.
Non sono però cose che si organizzano in quattro e quattr’otto
Il programma lo preparo entro marzo dell’anno precedente, perché a Roma vogliono avere tutto in forte anticipo (aprile) per avere le idee chiare sulla stagione successiva. La scelta di una gara quasi ogni mese è stata fatta venendo incontro alle esigenze dei nuotatori che magari non hanno la possibilità, causa altri impegni presi, di poterle fare tutte. Almeno così non si pregiudicano la stagione.
Anche dietro la costruzione dei due circuiti non c’è improvvisazione
Concependo lo “Short” e il “Long” ho pensato di ripetere almeno quattro volte le gare previste dal regolamento. Quindi anche le singole prove di ciascuna manifestazione sono state predisposte in maniera ragionata.
Che clima si respira durante questi ritrovi agonistici?
Le manifestazioni master sono sempre molto belline e piacevoli. C’è la competizione, ma alla fine è un mettersi in gioco e un ritrovarsi tra squadre che fa molto piacere.
E anche i livelli sono ragguardevoli
Ci sono master fortissimi, ex agonisti che continuano a replicare i tempi di quando erano nel pieno delle forze, e quando gareggiano danno il meglio di sé. E un po’ di tensione traspare sia negli sguardi degli esperti, sia tra quelli alle prime armi. E’ sempre una prova anche se con climi più distesi. Poi qualunque tempo scaturisca dalla prestazione si esce dalla vasca con il sorriso sule labbra.
Però qualche differenza con le gare dei “professionisti” affiorerà
Un agonista, se non ha ottenuto un determinato risultato, tende a rimanere un po’ imbronciato. Nei master si affronta una gara con la consapevolezza di un adulto, decisamente diversa da quella di un ragazzino.
Anche il “Love Amelia” ha lasciato il segno
Conoscendo da una vita il papà di Amelia, Corrado Sorrentino, ci tenevo che la partecipazione fosse importante. Abbiamo espressamente evitato commemorazioni e minuto di raccoglimento perché sia io, sia Corrado volevamo che fosse una manifestazione gioiosa in suo onore, pensando che Amelia fosse presente lì con noi.
E anche Angela Locci non si è limitata a guardare
Ho una società, sono stata un’agonista e per quanto poco allenata, ho deciso di buttarmi in vasca per fare una staffetta, proprio per il piacere di partecipare alla gara. Ci tenevo che ci fosse un clima festoso e sereno, come accadde nella gara precedente organizzata da Corrado Sorrentino per i bambini.
Altre idee da applicare in futuro?
Vorremmo valorizzare qualsiasi fascia d’età, mettendo in luce le migliori prestazioni di categoria, in modo da dare più spazio a tutti: così diventa maggiormente gratificante mettersi in gioco. E poi un altro obiettivo sarebbe quello di aumentare la quantità di premi per coinvolgere anche chi si trova nelle “retrovie”. Inoltre, fare anche distinzioni per categoria. Insomma, si vogliono creare maggiori stimoli, sia per il circuito, sia per la singola prestazione.