La solidarietà, la vicinanza e anche gli aiuti economici da parte di associazioni e cittadini non sono certo mancati nei tre mesi trascorsi dall’alluvione del 28 novembre, che ha causato tre vittime e danni materiali ingenti in tutto il paese di Bitti. Ieri è stato di nuovo lo sport a fare la sua parte in questa gara di supporto alla comunità barbaricina con la prima riunione ufficiale del nuovo comitato regionale della Federazione italiana giuoco calcio (Figc), tenuta negli spazi della sede del Parco di Tepilora e coordinata dal presidente Gianni Cadoni. Al tavolo anche i delegati provinciali, i presidenti delle componenti dell’Associazione italiana arbitri, del settore giovanile e scolastico Figc, il delegato regionale di Calcio a 5 e il presidente dell’Associazione italiana allenatori calcio. A fare gli onori di casa, nel pieno rispetto delle norme anticovid, il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, e il presidente della Polisportiva Bittese, Giorgio Carzedda. All’appuntamento istituzionale è poi seguita una visita negli impianti sportivi del paese che a causa dell’alluvione, soprattutto il campo da calcio, hanno registrato diversi danni.
Il sindaco. «Lo sport è uno strumento indispensabile per la crescita sociale delle nostre comunità dove a volte diventa l’unico luogo d’incontro extra scolastico per inostri ragazzi. Ed è proprio attraverso lo sport, e nello specifico il calcio, che ci si può rialzare da tragedie così devastanti come quella che ha colpito Bitti tre mesi fa.»
Così il sindaco Giuseppe Ciccolini che ha aggiunto: «Ringrazio per questo la Figc della Sardegna per l’attenzione e per la sensibilità dimostrata. Oggi, anche grazie a loro, abbiamo fatto un altro passo avanti sulla via della ripresa».
La Polisportiva. «Bitti vanta una lunga tradizione calcistica dove hanno militato e dove sono cresciuti tanti giovani atleti.»
Lo ha detto il presidente della polisportiva Giorgio Carzedda nel ringraziare la folta delegazione giunta oggi in paese.
«La nostra squadra gioca in Promozione e fino a non molti anni fa ha avuto la fortuna di avere calciatori provenienti esclusivamente dalle categorie giovanili della Bittese. Oggi le cose sono cambiate ed alle restrizioni seguite alla pandemia si sono aggiunte quelle dell’alluvione. L’augurio – ha concluso Giorgio Carzedda – è che l’attenzione verso il calcio e lo sport del nostro paese siano sostenuti per assicurare una via di riscatto per tutti i nostri giovani.»