Il lavoro in uno degli 83 uffici postali della provincia di Oristano e la passione per il canottaggio. Sono questi gli elementi chiave della storia di Antonio Giuseppe Cesare Marras, per tutti Antonio, 63 anni, di Oristano, un diploma superiore da perito aziendale e corrispondente in lingue estere in tasca, in Poste Italiane dal 1984, applicato come operatore di sportello presso l’ufficio postale di Donigala Fenughedu. Da oltre 40 anni Antonio è un membro attivo del Circolo Nautico Oristano e dal 1982 svolge l’attività di allenatore, ruolo nel quale ha avuto modo di seguire la crescita sportiva della medaglia d’argento a Parigi 2024 Stefano Oppo.
«Sono entrato in Azienza nel 1984 attraverso un concorso pubblico – racconta Antonio Marras – per quelli che allora si chiamavano “uffici locali”. Ho lavorato in tanti piccoli paesi come operatore e monoperatore, visitando tante sedi in provincia. Ormai da diversi anni, lavoro stabilmente presso la sede di Donigala. Ho sempre pensato, attraverso il mio lavoro, di poter essere utile alla gente e nel corso degli anni, lavorando nel territorio, ho potuto constatare di persona quanto la nostra Azienda sia un punto di riferimento importante per i cittadini, specialmente nelle realtà più piccole e periferiche.»
Quarant’anni in Poste Italiane e quarant’anni di canottaggio: il lavoro e la passione sono andati di pari passo nel corso della vita di Antonio, che tra lo sport e il suo ruolo in Azienda trova dei punti in comune.
«In entrambi i contesti – racconta il dipendente di Poste italiane – credo che il mio sia un ruolo sociale: allo sportello, nel rapporto con i clienti, cercando di capire quali sono le loro esigenze, con un occhio di riguardo alle persone anziane e più fragili; sul campo di allenamento e di gara con i ragazzi, che contribuisco a far crescere attraverso lo sport, insegnando loro l’umiltà e l’applicazione, senza scordare mai il divertimento, alla base di tutta la nostra attività. Ovviamente, ambedue i ruoli richiedono una grande capacità di rapportarsi agli altri, oltre che buone doti comunicative, per poter essere svolti al meglio. Infine credo che la solidità di Poste Italiane, che mi ha dato la tranquillità economica e la possibilità di avere il tempo da dedicare al canottaggio, e la serietà del Circolo Nautico Oristano, siano stati due elementi importantissimi per me, ai quali sento di aggiungere il fondamentale contributo fornito della mia famiglia.»
Nello sport come nel lavoro, sacrifici e impegno non possono mancare, per ottenere i risultati. Come la medaglia d’argento alle recenti Olimpiadi di Parigi nel canottaggio conquistata dall’oristanese Stefano Oppo, di cui Antonio Marras è stato il primo allenatore.
«Ho allenato Stefano dal 2003 al 2010, per 7 anni – racconta l’operatore di sportello – e devo confessare che all’inizio non mostrava le caratteristiche che sono poi emerse da adulto: da piccolo, infatti, era molto timido e un po’ scoordinato. Dai 13 anni in su è andato via via migliorando nelle sue prestazioni fino a diventare il miglior canottiere sardo della sua categoria, e facendo poi il grande salto con le selezioni per il collegio remiero di Piediluco: da lì in poi è iniziata la sua magnifica carriera, culminata nei successi che tutti conosciamo. Personalmente, sia la medaglia di Bronzo conquistata a Tokio che quella d’argento conquistata poche settimane fa, mi hanno riempito d’orgoglio e soddisfazione. Al ritorno di Stefano da Tokio ho festeggiato con lui qui in Sardegna, ma a Parigi non potevo mancare: ero sul campo di gara e all’arrivo sono esploso di gioia! Non c’è stato spazio per tante parole, dopo la gara – ammette, infine, Antonio Marras – ambedue eravamo troppo emozionati per parlare!»