Secondo Europa Donna Italia, in Sardegna nel 2023 sono state sottoposte a interventi di chirurgia senologica 1.379 persone , stima che non tiene conto delle pazienti che hanno deciso di farsi operare fuori dall’isola. In Italia (fonte Aiom) nel 2024 sono state stimate 53.686 nuove diagnosi di tumore alla mammella. Le statistiche dicono che la percentuale di sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è dell’88% e la probabilità di vivere ulteriori 4 anni, condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi, arriva al 91%. Per questo è fondamentale capire quali strategie adottare dopo la diagnosi.
Se ne parlerà sabato 10 maggio a partire dalle 8.30 nella sala conferenze Giorgio Pisano in Piazza L’Unione Sarda . La tavola rotonda “Riprendere la vita dopo il tumore” , inserita nella IX edizione dell’evento “Un calcio al cancro” , organizzata dall’associazione Mai più sole contro il tumore, affronterà una serie di legati in particolare al tumore al seno ma in gran parte connessa più in generale con gli stili di vita che consentono di praticare una corretta prevenzione.
Nell’incontro, organizzato con la direzione scientifica della professoressa Alessandra Graziottin, specialista in Ginecologia-Ostetricia e Oncologia, terapeuta in Sessuologia, professore consulente al Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Verona, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’H. San Raffaele Resnati di Milano, e la collaborazione scientifica della dottoressa Nadia Brusasca, psiconcologa alla Asl di Nuoro, e all’ assessorato della Sanità per la Rete Oncologica della Sardegna, verranno anche spiegate quelle strategie, frutto di numerosi studi scientifici internazionali, che suggeriscono i comportamenti corretti per migliorare la qualità della vita dopo il tumore.
«Un tumore di un centimetro, al primo stadio, contiene un miliardo di cellule – spiega Alessandra Graziottin – ma per arrivare a quelle dimensioni ha impiegato circa dieci anni. È sufficiente questo per capire l’importanza della prevenzione. La differenza la fa lo stile di vita: un complesso di comportamenti che includono l’attività fisica, una corretta alimentazione ma non solo. È necessario assumersi la responsabilità di prendersi cura di sé da ogni punto di vista, inclusa la vita affettiva e sociale. Parleremo dunque del tumore alla mammella in una visione il più possibile completa che spazio dai sintomi alla diagnosi, dalla genetica alle terapie, dall’importanza della prevenzione alla riabilitazione psico fisica, con particolare attenzione a come proteggere e valorizzare anche la gioia di un’intimità sessuale felice, se desiderata.»
La professoressa Graziottin, che nel 2008 ha costituito una fondazione Onlus che porta il suo nome, per la cura del dolore nella donna, si occupa, con un’intensa attività di divulgazione, attraverso molti canali, anche con un sito web, di tematiche legate alla salute fisica e mentale femminile, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle donne, contribuendo anche a raggiungere la parità di genere, dal momento che spesso i disturbi femminili rendono più faticose e complesse molte attività lavorative.
Alla Tavola rotonda parteciperanno Luisa Brodu psiconcologa della ASL di Nuoro, Massimo Dessena chirurgo, senologo del Policlinico Duilio Casula, Monserrato, coordinatore Regionale ANISC (Associazione Nazionale Senologi Chirurghi), Daniele Farci oncologo e Direttore Oncologia e Medicina Nuova Casa di Cura Decimomannu, Erica Giuressi genetista, Rita Nonnis chirurga senologa, direttrice della SSD Chirurgia Senologica al POS San Francesco di Nuoro, Maria Cristina Santona oncologa, responsabile del CAS di Nuoro, Marco Scorcu medico sportivo, Arianna Tommasetti fisioterapista alla ASL di Nuoro, Loredana Pau di Europa Donna Italia. Modera Michele Boero Direttore SC di Medicina Nucleare ARNAS G. Brotzu di Cagliari e Presidente della Commissione Sport del comune di Cagliari.
Durante l’incontro è prevista la consegna formale della donazione, da parte della dottoressa Albachiara Bergamini, referente della Fondazione Taccia ETS-Rimini, del dispositivo wireless per biopsie vuoto assistite al seno BD – Becton Dickinson alla senologia del Policlinico Universitario “Duilio Casula” di Monserrato al Dr. Massimo Dessena.
“Riprendere la vita dopo il tumore”, è stato organizzato con il patrocinio della Fondazione Alessandra Graziottin, Fondazione Taccia ETS, SIPO Società Italiana di Psiconcologia Regione Sardegna, FIDAPA sezione di Cagliari, Europa Donna Italia, Regione Autonoma della Sardegna, comune di Cagliari.
L’evento è legato alla IX edizione di “Un calcio al cancro”, torneo di calcio a 5 femminile che si svolgerà domenica 18 maggio a partire dalle 17.00, a Cagliari, al Centro sportivo Giuseppe Belly in viale Cimitero 29, al quale parteciperanno squadre formate da pazienti, dottoresse e simpatizzanti. Lo scopo del torneo è mettere in luce l’importanza del gioco di squadra tra operatori sanitari, medici, amici e familiari stretti intorno alle pazienti, per vincere unità contro le sofferenze fisiche e psicologiche legate ai tumori femminili.