Sale la mobilitazione per salvare le piscine, alle prese con una drammatica crisi finanziaria che mette in discussione la prosecuzione dell’attività natatoria in Sardegna.
Gestori delle piscine in affanno che non riescono a rispettare le scadenze dei mutui e di tutte le altre spese inerenti al funzionamento degli impianti. Situazione drammatica che interessa l’intero territorio italiano. E, infatti, anche in Sardegna migliaia di utenti rischiano di restare al palo e interrompere l’attività natatoria sull’acqua clorata. Un danno immenso ed inquantificabile che colpirebbe la collettività con creazione di scompensi sia economici, sia sociali.
I tentativi per tenersi a galla si moltiplicano in Italia grazie al movimento “Salviamo le piscine” che vuole sensibilizzare soprattutto la classe politica affinché vengano adottati dei provvedimenti normativi atti a risolvere un problema che con l’arrivo della pandemia si è paurosamente aggravato.
Federnuoto Sardegna e Comitato Regionale del CONI hanno organizzato una conferenza stampa nel corso della quale verranno analizzate le specifiche criticità sarde che stanno mettendo a rischio pratiche necessarie sia per la riabilitazione motoria, sia per il salvamento.
L’appuntamento è a Cagliari, mercoledì 22 dicembre, alle 11.30 presso il T Hotel in via dei Giudicati.
Interverranno il presidente regionale del CONI Bruno Perra, il presidente della Federnuoto Sardegna Danilo Russu, i gestori degli impianti FIN e quelli affiliati alla federazione.