Terza sconfitta consecutiva per l’Olbia che cede di misura, allo “Speroni” di Busto Arsizio, con la Pro Patria.
La cronaca: l’avvio di gara è stato di marcata impronta bustocca: dopo 15′, pur senza particolare occasioni, i padroni di casa aveva già collezionato cinque corner a fronte dell’undici di Canzi apparso contratto e impreciso. Con il passare dei minuti, però, l’Olbia guadagna metri e fiducia. Al 22′ Biancu, dopo aver scambiato al limite con Lella, calcia cercando il palo lontano, ma Mangano respinge lateralmente. Sempre Biancu, al 29′, strappa per vie centrali e al limite lascia la palla a Ragatzu che salta due avversari ma viene murato al tiro. Al 36′ è ancora Ragatzu a cercare la conclusione accentrandosi dalla sinistra, Mangano in tuffo respinge però in corner.
Il primo tempo scivola senza ulteriori sussulti, mentre la ripresa si apre con un’Olbia determinata a colpire. Al 48′ Ragatzu innesca un contropiede cercando la collaborazione di Biancu il cui tiro dal limite dell’area si spegne sul fondo. Due minuti dopo è ancora Ragatzu ad andar via alla difesa biancoceleste, ma il passaggio al centro per Cocco è leggermente lungo. Quando, insomma, sembra che i bianchi possano affondare, arriva la doccia gelata: lo sgusciante Kolajingaggia un duello fisico con Altare e lo spalla contro spalla si conclude con l’attaccante albanese per terra. Per l’arbitro è calcio di rigore. Lo stesso Kolaj dal dischetto non spreca la generosa concessione del signor Mele e al 53′ fa 1-0.
La risposta dell’Olbia non si fa comunque attendere: al 55′ Emerson chiama Mangano all’intervento su un calcio di punizione insidioso. Al 60′, invece, un brutto ed evidente fallo da tergo di Pizzul su Pisano all’altezza del centrocampo costringe il capitano ad abbandonare il terreno di gioco. Il direttore di gara, tra lo stupore generale, non ritiene necessario sanzionare l’intervento. L’Olbia, malgrado tutto (ci sarebbe anche da commentare un probabile fallo di mano in area della Pro Patria), non perde la testa e continua a macinare gioco e occasioni.
Le occasioni più pericolose capitano sulla testa di Altare: al 67′, da due passi, manda fuori di un soffio; all’85’ stacca più in alto di tutti ma la palla finisce alta sulla traversa. All’87’, infine, l’ultima occasione nitida per l’Olbia: Emerson ci prova dalla distanza, sulla palla smorzata si avventa Ragatzu ma il tocco di sinistro ravvicinato termina sull’esterno della rete. Nei sei minuti di recupero c’è spazio per qualche ripartenza della Pro Patria e per un grande bagaglio di disappunto per un’Olbia che esce sconfitta, ancora una volta, senza aver subito tiri in porta.
Pro Patria: Mangano, Gatti, Lombardoni, Saporetti, Cottarelli, Nicco, Bertoni, Galli (71′ Colombo), Pizzul (86′ Boffelli), Kolaj (71′ Latte Lath), Parker. A disp.: Greco, Compagnoni, Molinari, Le Noci, Piran, Di Lernia, Ferri, Pisan, Castelli. All.: Ivan Javorcic.
Olbia: Tornaghi, Pisano (63′ Arboleda), Altare, Emerson, Cadili, Pennington (68′ Ladinetti), Giandonato, Lella (68′ Udoh), Biancu (83′ Marigosu), Ragatzu, Cocco. A disp.: Cabras, La Rosa, Secci, Demarcus, Belloni, Doratiotto. All.: Max Canzi.
Arbitro: Gianpiero Mele (Nola). Assistenti: Giorgio Rinaldi di Roma 1 e Giulio Basile di Chieti. Quarto ufficiale: Gioele Iacobellis di Pisa.
Reti: 53′ rig. Kolaj
Ammoniti: Parker, Pennington, Gatti, Altare, Cadili, Arboleda
Note: Recupero: 0′ pt; 6′ st. Gara giocata a porte chiuse.
Olbia: Tornaghi, Pisano (63′ Arboleda), Altare, Emerson, Cadili, Pennington (68′ Ladinetti), Giandonato, Lella (68′ Udoh), Biancu (83′ Marigosu), Ragatzu, Cocco. A disp.: Cabras, La Rosa, Secci, Demarcus, Belloni, Doratiotto. All.: Max Canzi.
Arbitro: Gianpiero Mele (Nola). Assistenti: Giorgio Rinaldi di Roma 1 e Giulio Basile di Chieti. Quarto ufficiale: Gioele Iacobellis di Pisa.
Reti: 53′ rig. Kolaj
Ammoniti: Parker, Pennington, Gatti, Altare, Cadili, Arboleda
Note: Recupero: 0′ pt; 6′ st. Gara giocata a porte chiuse.
Deluso, a fine gara, mister Max Canzi: «Abbiamo fatto la partita dall’inizio alla fine, ma torniamo a casa con zero punti e, per la seconda volta consecutiva, con una sconfitta senza aver subito tiri porta dell’avversario. È strano dover sottolineare come ultimamente non stia girando bene con le direzioni di gara che hanno condizionato pesantemente le ultime tre gare. Abbiamo ancora gli stessi punti in classifica dell’andata ed è evidente che non va bene. Così come evidentemente non basti giocare bene, anche se nemmeno oggi posso rimproverare ai ragazzi di aver sbagliato qualcosa. Stiamo creando gioco e occasioni, continueremo quindi a lavorare sulla strada maestra per migliorare ulteriormente».
Antonio Caria