Una nuova figura professionale al servizio non solo della prima squadra, ma di tutta la società. La Techfind San Salvatore Selargius è lieta di annunciare l’accordo di collaborazione con la biologa nutrizionista Rachele Niola.
Laureata in Biologia all’Università di Cagliari, la dottoressa Rachele Niola ha poi proseguito il suo percorso di studi con la specializzazione in Scienze degli alimenti e nutrizione. Ha affrontato quindi un tirocinio al Centro Obesità al San Giovanni di Dio e presso il reparto di Endocrinologia del Policlinico di Monserrato. Dopo aver superato l’esame di stato, ha conseguito l’abilitazione all’esercizio alla professione.
Nome noto nel mondo del basket femminile sardo, ha iniziato a giocare ad appena 7 anni, militando per ben 14 stagioni nei campionati di Serie A. Fino alla scorsa annata ha fatto parte del roster del CUS Cagliari.
«La mia collaborazione con il San Salvatore è nata in maniera del tutto inaspettata – afferma – ma con grande entusiasmo da parte di entrambi sin da subito. Il mio passato da cestista mi ha sicuramente permesso di farmi conoscere in primis come persona e poi come Biologa Nutrizionista. Mi ha fatto enorme piacere poter rientrare nel mondo del basket, sebbene in una veste diversa e, fin da subito, ho sentito grande fiducia da parte del San Salvatore. Gli anni da atleta mi hanno fatto comprendere in prima persona l’importanza di abbinare alla pratica sportiva una corretta alimentazione. Questo è sicuramente uno dei motivi che mi hanno portato a sviluppare un interesse – personale e professionale – per la nutrizione sportiva.»
«Il concetto di nutrizione che vorrei divulgare è di credere fortemente che non esistono cibi giusti o sbagliati, ma solo buone o cattivi abitudini alimentari. Infatti, il percorso nutrizionale che mi auguro di poter intraprendere con le ragazze e con tutte le altre persone che decideranno di affidarsi a me, è volto a correggere le cattive abitudini alimentari, senza però stravolgere le preferenze della persona. Ritengo infatti di massima importanza insegnare, anche alle ragazze più giovani che si stanno approcciando al mondo della pallacanestro, come autogestirsi durante i pasti, prima e dopo una gara o un allenamento – conclude – senza dover per forza rinunciare ai piaceri del buon cibo. Si può avere un’alimentazione equilibrata senza eliminare alimenti, ma inserendoli serenamente in un sano contesto alimentare.»